Nel Magazine D della Repubblica è pubblicata una lettera inviata dall'ANPI di Roma, intitolata "Il testamento del nonno partigiano. Libertà nella vita", molto bella ed appropriata per le celebrazioni del 25 aprile.
In realtà si tratta della riproposizione "arricchita" della poesia Ti lascio... del poeta greco Kriton Athanasulis, ma resta un'autentica preghiera laica e a noi di “Quindici” piace riproporla in questo giorno che ricorda la liberazione dell’Italia dal nazifascismo: un pericolo sempre in agguato, da non sottovalutare. Il fascismo, come dimostrano gli ultimi fatti di cronaca e di politica, può sempre tornare con il volto mascherato. Occorre vigilare e resistere, sempre.
Q
Ragazzo.
Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo
Ti lascio il sole/che mio padre lasciò a me...
Le stelle brilleranno uguali/
E uguali ti indurranno le notti a dolce sogno/.
Il mare/ti empirà di sogni...
Ti lascio il mio sorriso amareggiato
Fanne scialo ma non tradirmi.
Il mondo è povero oggi...
Si è tanto insanguinato questo mondo
Ed è rimasto povero...
Diventa ricco tu/guadagnando l'amore del Mondo...
Ti lascio la mia lotta incompiuta/e
L'arma della pace arroventata.
Non l'appendere al muro/il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio...
Tanta pena vinta nelle battaglie del mio tempo
E ricorda/quest'ordine ti lascio...
Ricordare/vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno
Che disperazione mi ha trattenuto e
Sono rimasto indietro al di qua della trincea-
Ho gridato/gridato/mille volte NO!....
Ma soffiava un gran vento
E pioggia/e grandine/hanno sepolto la mia voce...
Ti lascio la mia storia
Vergata con la mano di una qualche speranza, a te finirla...
Ti lascio i simulacri degli Eroi con le mani mozzate
Ragazzi che non fecero tempo di assumere
Austera forma d'uomo
Madri vestite a bruno/fanciulle violentate
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz
Fa presto a farti grande/nutri bene il tuo gracile cuore
Con la carne della Pace del Mondo/... ragazzo.
Ragazzo/impara che milioni di fratelli innocenti
Svanirono ad un tratto nelle nevi gelate/
In una tomba comune e spregiata/...
Già... si chiamano nemici/i nemici dell'odio.
Ti lascio l'indirizzo della tomba / perché tu vada a leggere l'epigrafe
Ti lascio accampamenti con tanti prigionieri
Dicono sempre sì/ma dentro loro mugghia l'imprigionato
No!/dell'uomo libero/-
Così è stato il mio tempo./
Gira l'occhio dolce/al nostro crepuscolo amaro/
Il pane si è fatto pietra/l'acqua fango/...
... la verità/un uccello che non canta/.
Non dire che tutto questo non t'interessa/
Un giorno/tutto questo potrebbe riproporsi...
È questo che ti lascio/io conquistai il coraggio di essere fiero.
Sforzati di vivere/salta il fosso da solo e fatti libero....
Così è stato il mio tempo/è questo che ti lascio...
Attendo nuove...
A te completare i miei sogni di libertà...