La prima prova di maturità, quest’anno, è diversa dal solito. A testimoniarlo le voci di alcuni ragazzi di vari indirizzi superiori, pronti ad affrontare i temuti esami di Stato dopo essersi sottoposti alla vaccinazione anti-covid. La redazione di “Quindici” ha intervistato alcuni giovani, prossimi alla maturità, per chiedere un’opinione diretta in merito alla campagna vaccinale tra i maturandi. - Vaccinarsi è la prima prova di maturità: questa la campagna lanciata dalla Regione Puglia per le somministrazioni del vaccino anti-covid ai maturandi. Condividi questa linea di pensiero? - Come hai vissuto il momento della vaccinazione per te e per i tuoi compagni/ coetanei? È stato un segno di ripartenza? - Credi che sia stato giusto promuovere la vaccinazione tra i maturandi per affrontare più serenamente gli esami di Stato? GIUSEPPE, 19 ANNI: «Penso che sia molto importante il fatto che la Puglia abbia promosso la campagna vaccinale tra i maturandi. Del resto, anche i nostri docenti e il personale scolastico sono stati vaccinati qualche mese fa. È una questione di sicurezza generale. Noi giovani, poi, siamo molto propensi a vaccinarci, abbiamo voglia di tornare alla normalità e di riappropriarci delle esperienze di cui siamo stati privati nell’ultimo anno. Ero un po’ spaventato prima della vaccinazione, perché ci sono stati episodi di persone che hanno accusato malesseri in seguito alla somministrazione del vaccino. Tuttavia, fortunatamente, si tratta di casi isolati. La mia voglia di cominciare l’università in presenza e di vivere il tempo che mi è stato “rubato” è più forte di ogni timore. Noi maturandi, quest’anno, abbiamo la possibilità di essere un esempio per gli altri ragazzi e per chi è contrario al vaccino anti-coronavirus». MARIA, 19 ANNI: «Sono davvero felice di essermi vaccinata assieme a tutti i miei compagni di classe. Fino a un paio di anni fa non avremmo mai potuto immaginare che questa sarebbe stata la prima prova della nostra maturità. Le cose sono andate diversamente dalle nostre aspettative, il covid ci ha spiazzato, ma dall’altra parte ci ha reso anche più forti. Dopo aver superato più di un anno di didattica a distanza e di didattica mista, rinunciando ai momenti di confronto e di socializzazione tipici della nostra età, possiamo affrontare molto altro. Personalmente, ho vissuto il momento della vaccinazione come una vera e propria gioia. È stato un momento di speranza collettiva». LUDOVICA, 18 ANNI: «Se qualche anno fa mi avessero detto che la prima prova degli esami di Stato l’avrei fatta in un centro vaccinale, non ci avrei creduto. Eppure pochi giorni fa, con la mia classe, mi sono sottoposta alla vaccinazione anticovid. Una scelta più che saggia, a mio parere, da parte della Regione. Promuovere il vaccino tra i maturandi significa molto. Vuol dire puntare sull’istruzione e sulla formazione per ripartire dopo un periodo critico come questo, vuol dire credere nei giovani e renderli protagonisti della rinascita e del cambiamento. Sono molto contenta di poter vivere la maturità serenamente. È solo un primo passo, ma lentamente sta tornando l’agognata normalità». “Mi sono vaccinata, ma non mi sento piu’ sicura” Sara Mitoli 1. Hai ricevuto da poco il vaccino, al momento stai avendo qualche sintomo? 2. Come ti è sembrato il centro vaccini al quale sei andato? Organizzato ed efficiente o disorganizzato e inefficiente? 3. Ti senti più sicuro ora che sei vaccinato? Credi che gli esami di Stato potranno essere svolti con meno ansia e paura? 4. Sei stato d’accordo con le scelte prese dal governo in quest’ultimo anno (chiusura delle scuole, didattica online, esami semplificati, ecc.) o c’è qualcosa che non condividi? 5. Ti manca la scuola in presenza, oppure ormai ti sei abituato alla DAD e la trovi più comoda e meno stancante? 6. Come si sono comportati i professori in quest’ultimo anno? Sono stati rigidi o severi oppure più clementi con le interrogazioni e i voti? 7. Sei contento del tuo percorso scolastico in generale o pensi che il Covid l’abbia rovinato? LUISA, STUDENTESSA 1. Ho ricevuto il vaccino giovedì 3 giungo, perché sono una maturanda, e in quel giorno e nei successivi non ho accusato nessun sintomo. 2. Sono rimasta piacevolmente colpita dall’organizzazione e dall’efficienza del centro vaccinale. Anche i medici sono sempre stati attentissimi alle nostre esigenze, alle eventuali patologie e alla nostra sicurezza. Mi ha sorpreso anche la velocità con cui ci è stato somministrato il vaccino. 3. Ora che sono vaccinata, mi sento relativamente più sicura, per quanto sicuri ci si possa sentire in una situazione del genere, però sono fiduciosa e penso che comunque gli esami di Stato possano essere svolti in totale sicurezza grazie agli strumenti di protezione e soprattutto al vaccino, il quale è un’ulteriore difesa contro il Covid. È anche vero però che il vaccino non rende completamente immuni, quindi bisogna stare comunque in allerta: non posso iniziare ad andare in giro senza mascherina, solo perché sono vaccinata, anche perché ho ricevuto solo la prima dose. 4/7. Sono d’accordo con tutte le scelte che il governo ha preso in quest’ultimo anno: chiusura delle scuole, didattica a distanza, sono state necessarie a limitare i contagi. Le scuole sono state spesso e volentieri luoghi di trasmissione del Covid. Purtroppo, ci siamo dovuti adeguare a questa modalità che sicuramente non è auspicabile in futuro, però era necessaria in questo difficile periodo storico. Mi manca tantissimo la scuola in presenza, infatti penso che la mia formazione abbia risentito moltissimo di quest’ultimo anno un po’ diverso dai precedenti, e soprattutto mi mancano i rapporti umani e le interazioni con gli altri. Mi auguro che, grazie al vaccino, nei prossimi mesi si possano riacquisire, anche solo in parte, quelle relazioni interpersonali che abbiamo trascurato in questi mesi, anche perché sono molto contenta del mio percorso scolastico, ma nonostante questo penso che sarebbe potuto andare meglio anche per quanto riguarda le esperienze: ho dovuto rinunciare al tanto atteso viaggio del quinto anno, insieme al pranzo dei cento giorni, la notte prima degli esami, tutte esperienze che non potrò vivere mai. 5/6. Non penso che la DAD sia comoda, in quanto non ho gli spazi adeguati in casa mia per poter seguire le lezioni in tranquillità. Penso anche che i professori si siano dovuti abituare ad una situazione difficilissima, soprattutto perché la generazione dei miei professori non è composta da “nativi digitali”, quindi penso che per i professori sia stato molti difficile. Alcuni sono rimasti rigidi, altri ci sono venuti incontro, com’è giusto che sia. MARTA, STUDENTESSA 1. Il giorno in cui ho ricevuto il vaccino non accusavo sintomi gravi, mi sentivo soltanto un po’ stordita, anche perché in attesa di essere chiamata per il vaccino, ho passato molto tempo sotto al sole. Qualche ora dopo ho avuto un dolore forte al braccio e mi sono sentita ancora più stanca e stordita, infatti ho dormito molte ore prima di riprendermi. 2. il centro vaccinale dove sono stata è davvero il TOP: innanzitutto gli organizzatori sono stati velocissimi, inoltre i medici sono stati molto gentili, comprensivi e disponibili: se qualcuno aveva sete o si sentiva male, veniva sempre soccorso e aiutato. 3. In realtà, anche se ora mi sono vaccinata, non mi sento più sicura, perché se io avessi avuto la possibilità di scegliere se vaccinarmi o meno, io non mi sarei mai vaccinata: negli ultimi due anni io sono stata a contatto con moltissime persone, ma non ho mai avuto il Covid: sarà fortuna? Non lo so, so solo che ho scelto alla fine di vaccinarmi principalmente per poter svolgere le attività che richiedono il vaccino: viaggiare, poter andare al cinema e tante altre cose che se non si ha il vaccino, non si possono fare. 4. Nell’ultimo anno il Governo ha preso tante scelte: su alcune sono d’accordo, su altre no: sono d’accordo con le scelte della DAD e degli esami semplificati in quanto in questo modo è possibile aiutare gli alunni che con difficoltà stanno continuando il loro percorso scolastico, ma credo anche che l’esame di Stato sarebbe dovuto essere ancora più semplificato rispetto alla tipologia d’esame dell’anno scolastico 2019-2020, perché, a differenza degli studenti di due anni fa, noi alunni dell’anno 2020-2021 abbiamo svolto l’intero anno scolastico online. 5. Mi manca tutto della scuola in presenza, mi mancano le cose più belle come le giornate passate con i compagni di classe fino alle spiacevoli discussioni con i miei professori. Certo, la DAD ha anche i suoi vantaggi: permette agli alunni di svegliarsi praticamente dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni e di seguire queste ultime comodamente da casa, e magari se un alunno non ha studiato perfettamente tutte le nozioni, può aiutarsi leggendo qualche parolina dal libro, ma d’altro canto l’interrogazione con il professore davanti è più vera, più impegnativa ma anche più soddisfacente. Le opinioni degli alunni su questo argomento sono spesso contrastanti. 6. I professori sono stati rigidi come ogni anno, a volte anche un po’ di più in quanto avevano sempre dubbi sul nostro studio e credevano spesso che ci stessimo aiutando con dei bigliettini alle interrogazioni oppure che gli esercizi consegnati su Classroom non fossero stati svolti davvero da noi, ma fossero stati copiati. Da una parte, questo dubbio è anche lecito, ma non per questo i professori hanno agito bene abbassando i nostri voti: non è stato un comportamento corretto nei confronti di chi aveva davvero studiato. Quindi il dubbio che noi studenti stessimo leggendo all’interrogazione assaliva i professori, che quindi al posto di un 8 o di un 9, ci davano 7.5 o 8.5 per la paura che la nostra interrogazione fosse “truccata”. 7. Nel complesso, sono contenta del mio percorso scolastico: il Covid ha rovinato gli ultimi due anni e mi ha privato di tante esperienze con la mia classe. Nonostante questo, non è stato davvero il Covid a rovinare il percorso di uno studente, ma è lo studente stesso a “scoraggiarsi” per la Pandemia che ci ha colpiti: molti ragazzi hanno usato il Covid come scusa per studiare di meno. Quindi è stata una scelta di ogni ragazzo, perché sì, il Covid può aver influito sul nostro percorso, ma se una persona vuole studiare davvero, trova il modo di farlo anche a casa. MARIKA, STUDENTESSA Otto ore dopo aver ricevuto il vaccino ho avuto dolori al braccio, spalla con un leggero gonfiore allo stesso braccio e sonnolenza. 2. Il centro vaccinale dove sono andata era in parte disorganizzato per via dell’attesa, ma dopo l’accettazione si è rivelato molto efficiente. 3. Ora che sono vaccinata mi sento leggermente più sicura anche per gli esami, ma il rischio c’è sempre ovviamente. 4. Sono stata in parte d’accordo con le scelte del Governo, poiché se non ci fosse stata una chiusura, ci sarebbero stati molti più contagi. In parte non sono d’accordo poiché questa chiusura è durata troppo. 5. Abbiamo perso metà del quarto anno e tutto il quinto anno. Mi manca la scuola in presenza poiché non abbiamo vissuto con i compagni e i professori tutte le attività, i viaggi e anche la semplice vita scolastica. Ho trovato la didattica a distanza più comoda, ma le attività principali che si svolgono a scuola, come interrogazioni e spiegazioni, non sono state eccellenti. 6. La maggior parte dei professori sono stati clementi con le interrogazioni e hanno compreso la nostra situazione, altri invece sono stati molto rigidi e privi di comprensione nei confronti degli alunni. 7. Il Covid ha rovinato il mio percorso scolastico, sotto tutti i punti di vista. Eravamo felici i primi mesi, perché seguire la scuola da casa ci sembrava più comodo e semplice, però vivere un anno e mezzo in DAD ha rovinato tutto. “Ora che sono vaccinata vedo un futuro luminoso” Luisa Azzollini DELIA MANCINI, 19, LICEO CLASSICO “L.DA VINCI” Stamattina, 3 giugno 2021 ho ricevuto la prima dose del vaccino” Pfizer”. Al momento, per fortuna, non avverto alcun sintomo, se non un leggero mal di testa. Il centro vaccinale presso il quale mi sono recata mi è sembrato molto organizzato e gli operatori erano molto disponibili: ora mi sento più sicura e sollevata, sicuramente affronterò gli Esami di Stato con più tranquillità. Sono comunque convinta che le misure restrittive in ambito scolastico adottate dal governo siano state necessarie perché hanno sicuramente aiutato a limitare i contagi: spesso le scuole diventano luoghi di diffusione del virus. Durante l’anno scolastico ho maturato l’idea che la didattica a distanza non sia stato un esperimento del tutto fallimentare, anzi, personalmente preferisco la didattica a distanza, poiché mi è più facile organizzarmi con lo studio e affrontare con più tranquillità le interrogazioni. D’altro lato, però, non posso negare che mi manca il contatto fisico e quelle piccole abitudini che costituivano la mia quotidianità scolastica. Sono contenta del mio percorso scolastico, ma sono rimasta ovviamente delusa da quest’ultimo anno perché siamo stati privati di emozioni ed esperienze che si possono vivere una volta sola. Credo che i professori, probabilmente un po’ disorientati dal radicale cambiamento del metodo formativo, siano diventati un po’ più rigidi, più esigenti e diffidenti nei confronti degli alunni. PISANI ANTONELLA, 19, LICEO CLASSICO “L.DA VINCI” In seguito alla prima dose del vaccino “Pfizer, fortunatamente non ho manifestato alcun sintomo. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla organizzazione e dell’efficienza del centro vaccinale e degli operatori disponibili, attenti e empatici. Grazie al vaccino riesco finalmente ad intravedere uno spiraglio di luce che mi permetterà di affrontare gli Esami di Stato in maniera più serena. Ammetto che è stato un quinto anno atipico, in cui mi sono mancate le interazioni ed il contatto umano che la DAD, per quanto comoda, non riesce e non riuscirà mai a rimpiazzare. I professori, poi, hanno tentato di mantenere le stesse modalità di interrogazioni ed esami per farci sentire più a nostro agio nonostante le grandi difficoltà e tutte le esperienze delle quali siamo stati privati. Sono convinta, però, che tutte le misure adottate dal governo siano state necessarie a causa dell’alto numero dei contagi. Ora che sono vaccinata vedo davanti a me un futuro luminoso.