“La meridiana”, una scelta di libertà
La casa editrice molfettese compie 15 anni
Nuova sede, nuova collana e una serie di “incontri a tutta pagina” con gli autori che hanno accompagnato la crescita della casa editrice, primo dei quali con Alex Zanotelli, missionario comboniano, e Antonio Brusa, docente dell'Università di Bari. Così “Edizioni la meridiana” festeggia il suo quindicesimo compleanno. L'esperienza editoriale della casa editrice è nata nella nostra città nel 1987, nel vivace clima di impegno sulle questioni dell'emarginazione, della pace e della nonviolenza creatosi intorno alla figura dell'indimenticato vescovo, Antonio Bello, al quale gli organizzatori hanno voluto tributare un commosso ricordo in apertura della conferenza di inaugurazione.
“In 15 anni la meridiana ha consolidato la sua ricerca e la sua presenza commerciale in modo graduale e coerente, oltre a un'attiva collaborazione con le università italiane. La ricerca editoriale si è sviluppata soprattutto sui temi delle culture formative e sulla spiritualità” spiega Elvira Zaccagnino, presidente della società, “continuare a fare libri per costruire coscienze e competenze capaci di vivere le relazioni e i rapporti educativi in modo complesso, positivo, non distruttivo, accogliente è la sfida ambiziosa che ci siamo posti, nella consapevolezza che si tratta di un lavoro lungo, laborioso ma anche creativo ed entusiasmante, di cui si avverte un diffuso bisogno e che in tanti stanno già sperimentando. La convinzione di questa ricerca oggi parte dalla consapevolezza che senza relazioni nuove, nessun cambiamento sarà mai profondo”.
Le piccole e medie case editrici del Sud vivono spesso sotto il protettorato di altre grandi, ma “la Meridiana”, fondata 15 anni fa da Guglielmo Minervini, è riuscita in questi anni a trovare la sua collocazione autonoma in uno spazio culturale importante, quello della educazione alla pace, alla storia e in quello della formazione di insegnanti e genitori.
La ricerca editoriale ha sviluppato ad oggi un catalogo strutturato in 9 collane con oltre 900.000 volumi pubblicati, fra i quali anche molti classici stranieri. Vanno ricordate la collana “Partenze”, curata da Daniele Novara, “indirizzata a educatori alla ricerca di percorsi e strumenti formativi per creare relazioni positive a livello interpersonale e di gruppo”. La collana sui giochi e di giochi “P come Gioco”, curata da Antonio Brusa e Arnaldo Cecchini, “giochi per costruire relazioni positive, per ipotizzare scenari di cambiamento, per valutare la propria capacità di scegliere”. La nuova collana di studi e ricerche sul gioco “Piste”, oltre alle pubblicazioni sui temi della pace e della spiritualità.
“La meridiana non è una casa editrice cattolica (nel senso comune) e nemmeno laica, né pubblica esclusivamente saggi o sola letteratura, né è solo di movimento o fa sola scolastica. Collocandosi come cerniera tra contesti diversi ha visto trasformarsi nel corso degli anni la sua identità plurale in una risorsa. La meridiana oggi è nota nel panorama editoriale italiano perché i suoi testi esprimono una tensione all'impegno per il cambiamento in modo critico, provocatorio, ma anche autentico, motivato e non ideologico”, continua Elvira Zaccagnino.
Una casa editrice moderna, ormai a livello nazionale, le cui pubblicazioni sono distribuite attraverso i canali abituali di vendita (libreria) e canali diversi: vendita diretta, rete di gruppi, vendita on line attraverso il sito internet www.lameridiana.it, che ha fatto una “scelta di libertà, azzardando su dei temi deboli” e ne ha fatto punti di riferimento, come ha sottolineato più volte la stampa nazionale.
“Il nostro oggi non vuol essere un punto di arrivo – conclude – l'obiettivo strategico de la meridiana non è fare libri comunque, ma libri che servono perché utili, preziosi. Libri perfino necessari, indispensabili. Libri che nascono perché c'è un problema vero e perché c'è un vissuto, un'esperienza da comunicare. Libri che mettono in rete competenze e in circolo idee. Libri prima da leggere, poi da mettere in pratica, da usare, da verificare. Libri che facciano crescere una nuova cultura delle relazioni e una nuova coscienza delle responsabilità. Libri che parlino, insomma, la lingua aperta, innovativa del futuro e a coloro che credono che cambiare sia, nonostante tutto, possibile”.
Michele de Sanctis jr.