Scroll
X
Effettua il Login
Recupero Password
Direttore Responsabile:
Felice de Sanctis
Home
Cerca
Giornale
Speciali
La città
Link
Redazione
Registrati
Login
Contatti
Primo piano
Economia
Cronaca
Politica
Cultura
Attualità
Sport
IV dossier sulle povertà: crisi economica e indebitamento della famiglia
15 marzo 2011
Essere solidali e compatire chi è in diffi coltà, secondo la lezione del Vangelo. Il nuovo approccio proposto da Mons. vescovo Luigi Martella ai Centri Caritas della Diocesi Molfetta-Ruvo- Giovinazzo-Terlizzi. «Non possiamo essere orgogliosi dei nostri interventi, dei beni che distribuiamo - ha spiegato alla presentazione del IV Dossier sulla Povertà - il nostro compito dev’essere prenderci cura del povero, curare i bisogni, non solo l’immediata richiesta, andare alle cause». Prima forma di carità, l’ascolto. «Dobbiamo cercare di essere vicini - ha aggiunto Mons. Martella - senza metterci il cuore in pace con l’intervento materiale». Annunciata una nuova pastorale diocesana, soprattutto per i gruppi famiglia: «adottare una famiglia signifi ca prendersene cura perché una cellula del corpo sociale, che vive in uno stato di fragilità, guarisca e viva relazioni sane con il mondo - scrive Mons. Martella nella presentazione del dossier - non accollarsi un peso economico». Capire le cause delle diffi coltà familiari e evidenziarle ai Centri d’Ascolto o alle Caritas diocesani: l’impegno suggerito dal vescovo, «non c’è altro modo per aiutare queste famiglie a sentire il segno della presenza di una comunità ecclesiale». Analisi quantitativa dell’utenza 2009. 840 gli utenti nel 2009 (366 solo da Molfetta, la città più grande della diocesi), ma permane la povertà sommersa, ha ricordato la dott.ssa Rosy Catalano durante la presentazione del dossier. Stabile rispetto al 2008 il numero dei cittadini italiani (72,9%) e quello degli stranieri (26,5%). Aumenti del +6% rispetto al 2008 i coniugati (50%) e le persone sole (20%). Si tratta soprattutto di donne, portavoce dei bisogni della famiglia, ma anche pensionati, operai, agricoltori, muratori, badanti, che non riescono a fronteggiare nemmeno la gestione ordinaria dell’economica famigliare. Altro dato primario, il domicilio: se i “senza fi ssa dimora” sono solo l’1,5%, preoccupa il 12,8% dei “non specifi cato”, che potrebbe essere costituito anche da utenti senza abitazione. L’85,6% degli utenti possiede una casa, ma, essendo famiglie povere, non riescono a pagare il fi tto mensile. Supplisce la diocesi con i fondi dell’«Otto per mille», nonostante le risorse non siano infi nite. Situazione drammatica nel 2010, la crisi economica e l’indebitamento della famiglia (composta da almeno 6 persone) ricadono soprattutto sui fi gli e creano serie criticità coniugali. Alla base, disoccupazione e cassa integrazione per la chiusura delle piccolemedie imprese o delle agenzie di ristorazione. Unico sbocco, il lavoro nero o saltuario, lavori part-time e sottopagati, contratti al ribasso. In apparenza positivo il calo dei disoccupati (45% nel 2009, -8% rispetto al 2008), aumenta del +9% il «non specifi cato», che potrebbe nascondere disoccupazione, cassa integrazione e lavoro nero. Necessario conoscere il livello d’istruzione degli utenti, ha rilevato la dott.ssa Catalano, se si vuole aiutarli nella ricerca di un lavoro. Insomma, i «nuovi poveri» sono italiani, la classe media vittima della precarietà, che non arriva a fi ne mese, si indebita e non si riconoscere come povera. Lo dimostrano i bisogni espressi: povertà e problemi economici soprattutto per reddito insuffi ciente (32%), disoccupazione, sottoccupazione e lavoro nero (25,2%), criticità abitative (12%) e famigliari (9,4%). Povertà, verso le cause. Nessuna elemosina, combattere l’esclusione sociale, la miseria e la solitudine del povero attraverso la ricerca delle cause, secondo il dott. Antonio Emiliano, attraverso un «intervento alternativo», se quello statale elargisce palliativi al bisogno urgente e immediato. La Caritas e i CdA devono dare risposte concrete rispetto alle istituzioni, che non offrono quasi mai soluzioni, come denunciano i volontari della Caritas di Molfetta. Nessun cambiamento rispetto al 2007-08: solo rimedi momentanei dal settore Socialità del Comune di Molfetta, se non disinteresse. Perciò l’ascolto è «quel servizio di valore sociale inestimabile - ha aggiunto il dott. Emiliano - forma di comunione senza pari, ancora cui aggrapparsi per un percorso di riabilitazione e educazione alla vita». Una soluzione, il «Prestito della Speranza ». Rilancio del «Prestito della Speranza» (su
www.caritasitaliana.it
,
www.abi.it
e
www.prestitodellasperanza
. it) da un nuovo accordo tra Cei e Abi per l’accesso al microcredito delle famiglie in diffi coltà (6mila euro per le famiglie, 25mila euro per le imprese). In passato, 5 le pratiche presentate in diocesi, di cui solo una approvata: scarso successo per l’inadeguatezza, la poca informazione nelle parrocchie, le restrizioni selettive imposte dalle banche, la diffi coltà di reinserimento socio-lavorativo. Nuovi aspetti per questo prestito nel 2011, ha spiegato il diacono Nando Vitelli, referente diocesano: abolito il vincolo sui 3 fi gli, maggiore elasticità bancaria per l’accesso al credito delle imprese, minore burocrazia, velocità dell’istruttoria (massimo un mese e mezzo). Una revisione che tenta un nuovo approccio, ha concluso don Giuseppe Pischetti, direttore della Caritas diocesana, «uno strumento adeguato per educare, ridare dignità e autonomia al povero».
Autore:
Marcello la Forgia
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
Contengono offese di qualunque tipo
Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
Contengono messaggi pubblicitari
""
Classifica della settimana
05 dicembre 2024
Cronaca
Ancora occupazioni selvagge di strade da parte di fruttivendoli a Molfetta. Un lettore scrive a “Quindici”
10 dicembre 2024
Cronaca
Banco e sedie lanciate dalla finestra dell’Istituto Alberghiero di Molfetta
06 dicembre 2024
Cultura
Spettacolo su Gesù Bambino a Molfetta con l’Associazione “A teatro… in punta di piedi"
07 dicembre 2024
Attualità
All’Aneb di Molfetta ricordati i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini
06 dicembre 2024
Cronaca
"Violenza contro le donne… una strategia di guerra”, all’Aneb di Molfetta
05 dicembre 2024
Politica
Le novità dell’Ospedale Nord Barese (Molfetta-Bisceglie), bando di gara nell’autunno 2025
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by
PC
Planet