Festa patronale, anche il vescovo di Molfetta condivide l'appello alla sobrietà lanciato dalla Caritas
MOLFETTA – Il direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Molfetta, Luigi Sparapano replica alla notizia sull’invito alla sobrietà per le luminarie della festa patronale pubblicato su “Quindici on line” giovedì 5 settembre:
«Caro Direttore,
senza alcuno spirito polemico e non volendo tener conto del tenore poco edificante di molta parte dei commenti seguiti all’articolo “Molfetta, in arrivo la festa patronale, luminarie musicali: sfarzo e spreco di soldi. Inascoltati gli appelli alla sobrietà”, pubblicato su Quindici on line il 5 settembre scorso, tengo a chiarire la contraddizione di fondo che ha ispirato il gratuito e inutile attacco al vescovo don Gino Martella.
Si, perché dovrebbero sapere, l’articolista e i solerti commentatori, che la Caritas diocesana non è altro rispetto alla diocesi e al vescovo; è uno degli uffici pastorali, forse il più riconosciuto perché più presente sul territorio, e il vescovo ne è presidente. Quindi accusando il vescovo di silenzio, rispetto all’eventuale dispendio di risorse per la festa, e citando subito dopo l’appello del direttore Caritas don Francesco de Lucia, si compie un evidente, ma forse inconsapevole, errore di valutazione, unito ad una poca conoscenza dell’organizzazione diocesana, ingenerando però inopportuni giudizi e commenti su chi invece quotidianamente, e lontano da ogni forma di clamore, è coinvolto nel dare risposte concrete ai bisogni primari di tanta gente.
In questa prospettiva, l’appello fatto ad inizio estate dalla Caritas, tramite comunicato della diocesi, rilanciato e condiviso opportunamente da molte testate come anche da Quindici, è appello primariamente del vescovo, che presiede alla carità, tramite i suoi più stretti collaboratori, ed è appello rivolto tanto alla comunità ecclesiale quanto agli organismi preposti all’organizzazione delle feste, perché questi momenti di antico e profondo significato spirituale, sociale e culturale delle nostre città, siano riproposti nel giusto equilibrio.
Che l’appello sia stato recepito è provato dalle parole del Presidente del Comitato Feste Patronali di Molfetta che, avendo già programmato una festa più sobria, “costretti a fare i conti con la crisi economica, che si avverte sempre di più anche nella nostra amata Molfetta”, assicura così di aver accolto la provocazione della Caritas Diocesana, impegnandosi ad organizzare gli eventi con maggiore sobrietà ed essenzialità, riducendo le spese.
Su Luce e Vita di domenica 8 settembre, a pagina 3, la Caritas, quindi il vescovo e l’intera comunità ecclesiale, evidenziano ancora l’aumento delle povertà e le crescenti richieste di interventi ai Centri di Ascolto parrocchiali e cittadini, ed è attorno a questa emergenza che dovremmo coalizzare i nostri pensieri e le nostre risorse.
Con sentimenti di amicizia, colgo l’occasione per augurare a te e ai lettori una serena festa».
Ringraziamo Luigi Sparapano per la lettera garbata e prendiamo atto con piacere che il vescovo condivide l’appello della Caritas di don Francesco, anche perché c’era chi aveva messo in giro voci di contrasti fra lo stesso Martella e don Francesco e la cosa, per la verità, ci sembrava un po’ strana.
Da parte nostra nessun intento polemico, l’osservazione in merito alla sobrietà, da parte del Comitato Feste patronali, si riferiva essenzialmente alle luminarie che, quest’anno, nessuno può negarlo, sono molto più sfarzose degli anni scorsi (vedi foto).
Ricambio i sentimenti di stima e amicizia per te e il vescovo don Gino.
Felice de Sanctis
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