Recupero Password
Estate molfettese, concerti di qualità da Sting a Pino Daniele
15 settembre 2012

Un cartellone di qualità, quello predisposto dal Comune di Molfetta e dalla Fondazione Vincenzo Maria Valente, presieduta da Pietro Centrone, per l’Estate Molfettese 2012. A dare il via alla stagione dei grandi concerti in città è stato il rock’n’roll melodico e meticcio dei Negrita. Per oltre due ore, la band aretina, ha deliziato il pubblico con i brani cult della loro carriera artistica: dai ritmi latini di «Salvation, «Che Rumore fa la Felicità?» e «Il Giorno delle Verità » al rock più autentico di «Transalcolico », dalle contaminazioni di «Radio Conga» e «Rotolando Verso Sud» fino ai pezzi più dolci e poetici come «Magnolia» e «In Ogni Atomo». A fare da cornice alla voce e alla mimica di Pau, il cantante del gruppo, le chitarre di Mac e Drigo e l’incredibile basso di Franky. A chiudere la performance, tra l’entusiasmo e il coinvolgimento del pubblico, tre famosissime hit: «Ho Imparato a Sognare», «Mama Maè» e «Gioia Infinita». E sull’onda della musica rock, il 12 luglio è salito sul palco della Banchina san Domenico il celebre Gordon Sumner, in arte Sting. Riservando alla Puglia l’onore di celebrare i suoi 35 anni di attività dal debutto con i Police, l’english man ha offerto al pubblico un mix incandescente di brani: dal reggae bianco di «Messege in a bottle» al jazz di «Englishman in New York», dalla ballata «Every breath you take» al blues «Heavy cloud no rain», dalle corde orientale di «Desert rose» al punk rock di «Next to you». E ancora. Da «De do do do, de da da da» e il pop - rock di «Fields of Gold», fino al soft rock di «Shape of my heart» e al più attuale «Never coming home». In tutto più di venti canzoni, eseguite con l’ausilio degli acuti della jazz vocaliste, Jo Lawry, del fedele chitarrista Dominic Miller, del batterista Vinnia Colauita, del tastierista David Sancious e del bassista Peter Tickell. Il 18 luglio è stata poi la volta della carismatica esibizione della sacerdotessa del rock elettrico, Patty Smith. Portando sul palcoscenico la classe e l’intensità che da sempre la contraddistinguono, ha entusiasmato i suoi fan passando dall’ hard e punk rock di «Radio Ethiopia», «Easter» e «Wave» al rock puro di «Ask the Angels» e di «Pumping My Heart» per poi esplodere sulle note della più famosa «Because the Night», composta con Bruce Springsteen. Sempre accompagnata da Tony Shanahan (basso), Lenny Kaye (chitarra e voce), Jay Dee Daugherty (batteria) e Jack Petruzzelli (chitarra), la poetessa del rock ha dato dimostrazione, nonostante i suoi 66 anni, si essere ancora una animale da palcoscenico. A decretare il successo dell’iniziativa musicale molfettese, ha contribuito la Camerata Musicale Barese, ritornata a Molfetta dopo essere stata licenziata da Bari, che il 19 luglio ha visto protagonisti indiscussi il trombettista torinese Fabrizio Bosso e il sassofonista, compositore e arrangiatore argentino jazz Javir Girotto, italiano d’adozione. A seguire, il 21 luglio, l’esibizione del trombettista statunitense d’impostazione hard Bop, Roy Hargrove. Ma non è tutto. Altri artisti che hanno dato lustro al Festival jazz sono stati Stefano Bollani, proclamato il miglior nuovo talento del 1998 dal referendum dei giornalisti della rivista specializzata “Musica jazz” e Al Jarreau, voce “nera” del panorama musicale statunitense. Intenso e melodico il concerto della cantautrice Ninza Zilli l’1 settembre, approdata a Molfetta con il suo tour «L’amore è femmina», titolo del suo ultimo album pubblicato in contemporanea alla sua partecipazione alla 62esima edizione del Festival di Sanremo. 100 minuti di grandi successi: da «Per le strade», singolo scritto da Pacifico (Luigi de Crescenzo) e presentato per la prima volta da vivo agli Mtv Days 2012, a «L’inverno all’improvviso» e «50mila», una delle hits dell’estate 2009, poi scelto dal regista Ferzan Özpetek come uno dei brani principali della colonna sonora film Mine vaganti. Non è mancata «Per sempre», canzone con cui Nina Zilli ha partecipato al Festival di Sanremo 2012, dopo la sua prima partecipazione nel 2010 con L’uomo che amava le donne. Da cornice al concerto, alcuni singoli nomen importanti come «L’inferno» e «L’amore è femmina», brano cardine del disco, con cui Nina Zilli ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2012 a Baku. Interpretato in parte in italiano e in parte in inglese, alla manifestazione di Baku si è classificata nona. Manca ancora all’appello l’atteso concerto di Pino Daniele, fissato per il 22 settembre. Un modo di sicuro eccezionale per concludere in bellezza un’estate così ricca di appuntamenti che hanno saputo mescolare sapientemente musica e tanto divertimento.

Autore: Angelica Vecchio
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet