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È morto Rufus, il cane di Molfetta amato da tutti
15 giugno 2021

Ciao Rufus, ci mancherai tanto! Con queste parole su Facebook è stata annunciata la morte del cane di tutti, che girava per Molfetta ed era amato da bambini e adulti. E’ stato un simbolo di libertà. Ha perfino accompagnato con i suoi ululati la musica degli zampognari a Natale. Era perfino presente ai comizi politici della campagna elettorale. Un... cittadino modello! Ed è noto quanto la sensibilità degli animali e dei cani in particolare, possa essere anche più alta di quelli di alcuni uomini. Rufus era stato male già qualche sera prima: “Rufus non sta bene, domani verrà ricoverato. Pregate per lui. Ringraziamo la Multiservizi che si farà carico delle spese veterinarie. Che Dio lo aiuti”. Aveva scritto, il giorno prima della morte, la Lega del Cane di Molfetta. Poi il messaggio successivo: “E così te ne sei andato via, con la tua profonda discrezione e dignità. Sei stato il cane di Molfetta, il cittadino modello da cui tanti avrebbero dovuto forse prendere esempio ci hai insegnato il valore della libertà, il rispetto per la vita, il coraggio di affrontare le tempeste e la cattiveria, il silenzio che urla al cuore ci hai insegnato a vivere dolce Rufus”, inizia così l’emozionante post che la Lega del Cane Molfetta ha dedicato a Rufus, molto più di un semplice cane della città”. Malgrado un intervento chirurgico, Rufus non ce l’ha fatta. “Ci sarà un vuoto immenso lì, in stazione, dove ultimo tra gli ultimi avevi deciso di vivere. Certamente ti cercheremo ancora lì, ora potrai correre libero dalla fatica dell età in un prato verde... e forse sentirai ancora il rumore dei treni. Ciao creatura stupenda, ci mancherai per sempre”, è stato l’ultimo saluto dei volontari della lega nazionale per la difesa del cane. “Questa notizia è triste per tutta la città, Rufus è il cane della stazione, il cane di Molfetta e purtroppo non ce l’ha fatta dopo il ricovero di stamattina alla clinica veterinaria di Santa Fara. Da giorni non stava bene, vizi. Mi auguro che l’amministrazione ricordi Rufus con una targa in stazione, che era la sua casa. Rufus era il simbolo della libertà, della dolcezza, il simbolo del rapporto tra un cane e la cittadinanza”, ha detto Mariangela La Volpe, presidente dell’associazione che da sempre ha curato Rufus. Anche il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, nel suo profilo Facebook, ha salutato Rufus “cane amico della città, volato in cielo questa mattina dopo il ricovero, per alcuni malanni, alla clinica veterinaria Santa Fara. Ecco le parole del sindaco: «Rufus, il nostro amato Rufus, è volato via. È stato il fedele compagno della nostra città. Custode dei sentimenti veri, dell’amore sincero e incondizionato, come solo i cani sanno fare. Tutti sanno che i cani sono esseri autentici, speciali. Ma Rufus era il più speciali di tutti. Amato da tutti noi, da tutti i molfettesi. La storia del rapporto che la città aveva creato con questo cane è meravigliosa. È il simbolo della dolcezza e sensibilità di noi molfettesi. Sensibilità che spesso teniamo nascosta, sopita, ma che dobbiamo alimentare nel quotidiano verso la natura, verso la città, verso noi stessi. Perché noi siamo questo, una città che sa amare». Tutti vorrebbero che Rufus fosse ricordato con una targa in piazza Moro vicino alla stazione. Ricordate il film Hachiko, con Richard Gere? Perché non dedicargli un piccolo monumento come in quel film: continuerà a sentire il rumore dei treni e le voci dei bambini festanti che lo salutavano ogni giorno. Tra tanti monumenti inutili dell’amministrazione comunale di Molfetta, questo sarebbe veramente apprezzato da tutti e se siamo una città che sa amare, come dice il sindaco, dia l’esempio e annunci subito la realizzazione di un’opera fatta col cuore e che non costerebbe nemmeno tanto, rispetto ad altre schifezze onerose che sono presenti in città.

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