Concorso “Un pensiero di pace” del Masci: ad Adriana Andriani il 1° premio
È Adriana Andriani della Scuola elementare “Manzoni” la vincitrice del primo premio del 2° Concorso “Un pensiero di Pace”, organizzato dal Masci (Movimento adulti scout) di Molfetta e rivolto agli alunni delle quinte classi elementari di Molfetta, consistente nel riportare su una cartolina, un pensiero sulla Pace: tutte le cartoline, una volta raccolte, saranno inviate al Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. La giuria composta da Caterina Anna Aurora (insegnante), Anna Favuzzi (educatrice), Isabella Sasso (insegnante), Tania Solimini (psicologa), Valeria Paloscia (rappresentante Cattolica Popolare) e Felice de Sanctis (giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno” e direttore di “Quindici”) ha selezionato i pensieri premiando dieci alunni e le rispettive scuole di appartenenza coinvolgendo comunque tutte le scuole elementari di Molfetta. Questi, nell'ordine, gli altri alunni premiati: Elena Teresa Palombella della Scuola elementare “Scardigno”; Michele Zaza della “Prefabbricata”; Elena Roselli della “Seminario”; Mariangela De Gennaro e Christian Maselli della “S. Giovanni Bosco”; Porzia Murolo e Benedetta De Pinto della “Zagami”; Sergio Abbattista della “Scardigno”; Vito Bellomo e Nicolò Tedesco della “C. Battisti”; Giuseppe Basile della “Don Cosmo Azzollini”. La “Luce di Betlemme” col suo messaggio di pace è arrivata a Molfetta il 17 dicembre scorso, come tradizione, nella Chiesa della Natività (S. Corrado) che contiene una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli; l'olio che la alimenta viene donato, a turno, da tutte le Nazioni cristiane. La “fiammella” è stata trasportata, a cura della Comunità “Duomo” del Masci e degli scout dell'Agesci Molfetta 1. Secondo la tradizione, prima di Natale, un bambino austriaco accende una lanterna da quella lampada e la porta a Linz con un aereo di bandiera austriaca. Poi la Luce della Pace gira e viene diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e meno colti, bianchi e neri, religiosi e atei, nei luoghi di sofferenza, ai gruppi emarginati, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita.
Autore: Giovanna Bellifemine