Calce mia diletta copri tutti i miei difetti (motto del maestro muratore). Salita e discesa. Casa a quaranta mangiano tutti quanti. Casa stretta donna ordinata. Con la pazienza si va in paradiso. Vivi e fai vivere (si consigliano buone relazioni per il reciproco tornaconto). Con un sì t'impicci con un no ti spicci. Consulta di volpi mortalità di galline. Quello che dici e dici da qui entra e da qui esce. Chi dà in affitto, sciupa (rovina, distrugge ciò che è proprio). Chi aspetta il piatto da altri il suo lo mangia freddo. Chi campa tutto l'anno tutte le feste vede. Chi cammina lecca e chi si siede secca. Chi comanda fa legge. Chi comanda non suda. Chi dice che vuol morire non vuole stendere i piedi (=tirare le cuoia). Chi sa sbrigarsela fa campare la casa. Se hai torto in piazza non andare alla Corte. Chi lavorò morto si trovò, in un sacco vecchio si butto e nulla combinò. Chi fuma e chi non fuma tutti cacciano il fumo. Chi core molto per la via resta. Se la mattina dormi a mezzogiorno mangi freddo. Chi lascia la pelle è martire (in guerra è considerato tale). Se la morte si potesse comprare con i soldi non basterebbe il fondo del mare. Chi presta soldi si crea nemici. Chi mangia galline e chi ingoia veleno (questo motto serpeggia negli ambienti delle due maggiori Arciconfraternite del "Sacco Rosso" e della "Morte" quando avviene il sorteggio per condurre a spalla le rispettive statue di Cristo Morto e della Pietà; in altre parole sta a significare la gioia illimitata dei sorteggiati e l'afflizione dei non sorteggiati per cui i favoriti della sorte mangiano galline e i secondi ingoiano veleno. Il simpatico motto fu ideato e messo in voga dal confratello delle citate due Arciconfraternite sig. Mauro Massari di Luigi). Chi mangia solo si strozza. Chi manca di mente paga di tasca sua (gli errori si pagano). Se aspetti la morte dell'altro (ricorda che) la tua è prossima. Se non può vivere è meglio che muoia. |