Assessore La Grasta (attività produttive): creare lavoro per i giovani
Giulio La Grasta, classe 1962, sposato con 2 figli (“bellissimi” tiene a precisare con comprensibile orgoglio paterno!) è perito in telecomunicazioni e dopo 6 anni trascorsi a Genova presso la Stazione Radio Costiera e 12 anni a Minervino Murge come dipendente comunale, è oggi impiegato del ministero della Salute presso la Cassa marittima. E' entrato in consiglio comunale nel 2004, a seguito delle dimissioni di Pino Amato, ed è risultato il terzo degli eletti in Forza Italia alle scorse elezioni amministrative con 535 voti di preferenza. Risultato, questo, che gli è valso la nomina di assessore alle attività produttive ed ai mercati.
Anche per lei questa è la prima esperienza in una Giunta dopo l'impegno in consiglio comunale. Come pensa di interpretare il suo nuovo ruolo di assessore e quali pensa siano le differenze rispetto all'attività di consigliere?
“Sicuramente riverserò in questo nuovo incarico tutto il mio impegno e il mio entusiasmo, visto che sono stato chiamato a svolgere un compito così delicato. Di sicuro l'attività di assessore è molto diversa da quella di consigliere: mentre il consiglio dà gli indirizzi generali su alcune scelte importanti per la città, l'assessore svolge una attività di gestione quotidiana, tenendo sempre conto, ovviamente, delle indicazioni del consiglio e del programma sottoposto al giudizio degli elettori e sul quale abbiamo avuto la loro fiducia”.
Quali sono i problemi che ha trovato nel suo ambito d'azione e sui quali si concentrerà la sua attenzione nei prossimi mesi?
“Il massimo impegno sarà dedicato allo sviluppo di questa città e dunque alla realizzazione di opportunità di lavoro per i nostri giovani. E' stato di recente approvato l'ampliamento della zona PIP e dunque su questo si concentrerà il mio impegno, per fare in modo che si insedino in tempi rapidi altre importanti realtà produttive che consentano alla città di crescere dal punto di vista economico, portando benessere per tutti i cittadini. Per quanto riguarda i mercati, invece, sono a conoscenza delle gravi problematiche che affliggono sia quello ittico che quello ortofrutticolo, problematiche che ereditiamo dalle amministrazioni precedenti e che affronteremo subito in modo da rendere più produttive queste importanti strutture della nostra città che dovranno tornare in tempi rapidi ai fasti del passato”.
A proposito di lavoro: uno dei problemi di questa città è la continua fuga di giovani che per trovare opportunità di lavoro sono costretti ad emigrare. Cosa pensate di fare per arginare questo preoccupante fenomeno?
“Una pubblica amministrazione può solo creare le condizioni perché in tempi rapidi si insedino le aziende e offrano buone opportunità di lavoro. Questo è quello che ci impegniamo a fare. In questi anni la nostra zona artigianale, la zona industriale e l'Asi sono cresciute molto offrendo già molti posti di lavoro a giovani e meno giovani di questa città. Nei prossimi anni ci sarà una ulteriore espansione e le opportunità non mancheranno. A tutto questo occorre aggiungere che con la realizzazione del nuovo porto della città si creeranno ulteriori possibilità di sviluppo e di crescita. Quindi penso che le prospettive per Molfetta, da questo punto di vista, siano molto buone”.
In un settore così delicato come lo sviluppo economico è indispensabile immaginare forme di cooperazione interistituzionale sia con le realtà territoriali sovracomunali che con le altre città. Il suo assessorato si muoverà in questa direzione?
“Certamente sì. Penso sia importante avviare forme di collaborazione con i Comuni limitrofi ma anche e soprattutto con la Provincia e con la Regione che sono sicuro, al di là del colore politico diverso, saranno vicini a Molfetta ed alla nostra amministrazione per supportare la crescita e lo sviluppo della città, in modo che diventi più bella, più ricca e più progredita”.