Al II° Circolo "Cesare Battisti" di Molfetta si fa filosofia a piccoli passi
MOLFETTA - E' proprio il caso di dirlo! I bambini sono filosofi per natura!
La conferma è l'interrogativo che una bambina pone alla sua maestra in una cartolina estiva: " Maestra, come nasce in noi un pensiero che ci porta ad incominciare un discorso"?
E' bastata, dunque, quella cartolina per dare inizio al laboratorio di filosofia e mettere in pratica l'idea di un progetto innovativo che aiutasse i bambini a pensare con la propria testa per leggere in modo critico la realtà dentro e fuori di loro.
Una sfida questa non di poco conto in una società tecnologica in cui i bambini navigano sempre più a gonfie vele nel mare della superficialità del pensare e dell'agire.
Consapevoli di non sapere e soprattutto liberi di pensare ed esprimersi senza il timore di essere giudicati, i piccoli filosofi delle classi terze C/D della scuola Primaria " C. Battisti" hanno così cercato di rispondere a quel primo interrogativo filosofico iniziando a "filosofare", come loro stessi dicono, senza la pretesa di conoscere subito la verità.
Domanda su domanda, risposta su risposta il dialogo è pertanto cominciato e il percorso si è ben delineato. Camminando insieme nel giardino delle idee, ciascuno di loro si è imbarcato in questioni filosofiche trovando il coraggio di esprimere il proprio pensiero e contribuendo all'acquisto o incremento del sapere.
Questo, dunque, quello che fanno nel laboratorio di filosofia: esplorano il mondo grande e complicato e si allenano continuamente a pensare, ragionare, dialogare, provare ed esperire. Ispirati da un senso di stupore e da innumerevoli "perché", esplorano l'inspiegato e imparano a ponderare il misterioso avvalendosi anche delle letture di libri, a carattere filosofico, scritti per bambini della loro età.
Pensiero, logica, libertà, amore, origine delle cose,… sono tutti temi interessanti e creativi per i nostri figli, futuri cittadini, che dovrebbero guardare sempre il mondo come il pacco regalo più grande che avessero mai ricevuto.
E' questo ciò che una scuola di qualità deve desiderare: uomini capaci di comunicare, di discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio comune.