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Asfalto davanti al Duomo di Molfetta, un lettore di “Quindici”: bastava recintare la zona e impedire l'accesso
30 agosto 2013

MOLFETTA – Ancora commenti sull’asfalto davanti al Duomo. Questa volta è un lettore di “Quindici”, Sergio Spadavecchia, a dire la sua con una lettera inviata al nostro direttore.

«Egregio Direttore Felice de Sanctis, diverse settimane fa, all’indomani della vittoria del centro sinistra alle ultime elezioni comunali, ho scritto congratulandomi per la svolta che i cittadini molfettesi avevano impresso mandando a casa una non irreprensibile amministrazione di centro destra presieduta da un senator-sindaco a tempo alterno – scrive Spadavecchia -.

A distanza di quasi tre mesi dall’ intronizzazione della nuova giunta e leggendo sul sito del suo giornale mensile non credo ai miei occhi.

Alla sacrosanta pedonalizzazione della zona antistante il Duomo di Molfetta, mi tocca leggere che a causa delle precarie condizioni in cui era ridotto il manto stradale a metà tra asfalto e basole logore e traballanti, l’amministrazione Natalicchio ha pensato bene di asfaltare parte della zona in maniera provvisoria in attesa di una soluzione a medio lungo termine....

La cittadinanza è insorta in maniera altrettanto sacrosanta. E il sottoscritto non è da meno. Perchè utilizzare l’asfalto per una soluzione provvisoria? Non era meglio si, pedonalizzare la zona ma provvisoriamente porre delle transenne? L’incolumità dei passanti non significa imbrattare una delle zone più belle di Molfetta, per fare un paragone e come se l’amministrazione avesse dato il via libera ai graffitari di ricoprire le facciate del Duomo con disegni e graffiti.

E detto tra noi la soluzione a lungo termine è sotto gli occhi di tutti... ribasolare DECENTEMENTE la zona accertandosi che l’operazione venga eseguita innanzitutto in tempi rapidi, in modo eccellente e senza stravolgere la zona cercando basole colorate o di fattura ultramoderna o peggio ancora scalcinate.

Adesso non solo si è speso denaro per una operazione che sta sullo stomaco a tutti, me compreso, ma si dovranno scucire altri soldi per rimuovere quell’asfalto e per risuolare la zona. Una fatica inutile quando sarebbe stato più sensato, almeno secondo me, vietare il parcheggio in quella zone, porre delle transenne vietando l’accesso anche ai pedoni specificando che si trattava di prevenire l’incolumità dei cittadini e nel frattempo lavorare per una ripavimentazione decorosi e in tempi rapidi. La pedonalizzazione sarebbe stata compiuta comunque e senza quell’asfalto che come una donnaccia stava meglio sulla ex 16 bis.

Tra l’altro l’operazione ha dato fiato ai soliti tromboni di centro destra che urlano allo scempio cavalcando il malumore suscitato dall’operazione non accorta.

Si ricordino i signori tromboni che la loro bella riuscita operazione di ribasolatura ha comportato la rimozione di blocchi di pietra storici finiti nelle mani e nelle campagne di chissà chi.

Per favore la prossima volta cerchiamo di evitare questi scivoloni oppure ciò che la cittadinanza molfettese ha fatto uscire dalla porta rientrerà dalla finestra e state pur certi che la prossima volta non sarà facile rimandarli fuori di casa».

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