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Una serata per celebrare la poetessa Ada de Judicibus Lisena
15 dicembre 2019

L’Università popolare molfettese, il 29 novembre, su iniziativa del Presidente, la prof.ssa Ottavia Sgherza, ha dedicato una serata alla poetessa Ada de Judicibus Lisena, al fine di presentare il bel volume di Marco Ignazio de Santis La poesia degli «istanti puri» di Ada De Judicibus Lisena, pubblicato nel 2019 dall’editore Solfanelli. A intervenire nel corso della serata, dopo l’acuta introduzione della professoressa Sgherza, Gianni Antonio Palumbo, redattore di Quindici, che ha recensito la recente monografia di De Santis e offerto alcuni spunti di riflessione in merito alla poesia della De Judicibus. La poesia degli «istanti puri» si distingue come studio raffinato, in cui, in ben sedici saggi, alcuni dei quali inediti, l’autore delinea con maestria il percorso di scrittura della poetessa, offrendo una descrizione caratterizzante di ciascuna delle raccolte, da Versi alla terza edizione dell’Omaggio a Molfetta. Alla qualità esegetica si unisce anche l’eleganza di uno stile raffinato, che rivela l’artifex artifici additus. De Santis, nel suo studio, avanza anche osservazioni di estremo interesse sotto il profilo filologico, segnalando le riprese di componimenti da una silloge all’altra, evidenziandone le varianti, dando ragione degli esiti stilistici del lavoro di cesello dell’autrice. “Intensa partecipazione umana” e dono di uno stile che riesce a ricomporre le tensioni e le inquietudini dell’anima con classico nitore appaiono così due aspetti fondamentali dell’itinerario creativo della Lisena. Palumbo si è poi soffermato a sottolineare, per usare un termine crociano, la capacità di “contemplazione del sentimento” della scrittrice, il fatto che nella sua opera l’impeto spirituale non si sfoghi mai in maniera scomposta, ma si esprima sempre con grande equilibrio e capacità di dar voce al mistero e al dolore cosmico. Interessanti gli spunti offerti dall’esame del corpus dell’autrice come macrotesto alla luce del quale esaminare il sistema delle varianti: queste ultime centrano l’obiettivo, spesso con la rimozione di elementi troppo soggettivi per conferire il carattere di “necessità” a determinate riflessioni, o magari con il superamento del gioco retorico del chiasmo di “Paludi e cieli / albatri e serpi” di La realtà, e l’approdo alla levità, nella sfida alla gravità, delle icone delle “aquile e daini” dell’ultima redazione. Nel suo intervento lucido e dotto, De Santis ha raccontato la genesi del volume e ricordato come la scrittrice molfettese rappresenti una delle voci più alte della lirica meridionale contemporanea. A salutare i presenti, nel finale della serata, in cui l’Associazione si è avvalsa delle letture di Aurelia Di Terlizzi, la poetessa Ada De Judicibus, che, in un momento emozionante, ha affidato alla poesia il compito di concludere il suggestivo incontro.

Autore: Daniela Bufo
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