Una lettera appello a “Quindici” dal Venezuela: giovane di Molfetta arrestato dalla polizia in Venezuela con l'accusa di terrorismo. Gli avvocati: falso, è innocente
Cercava di soccorrere i manifestanti feriti
MOLFETTA – Un appello è arrivato a “Quindici” dal Venezuela, da parte di alcuni amici di Angel Faria Fiorentini di 25 anni (vedi carta di identità), ingegnere e paramedico di Molfetta che sarebbe stato ingiustamente arrestato dalle autorità locali e rinchiuso in un carcere militare in quanto si ritiene sia coinvolto in un atto terroristico compiuto il 12 giugno nel Comune di Chacao, nel distretto metropolitano di Caracas.
La Farnesina ha confermato il fermo mentre il legale di Fiorentini ha respinto l’accusa sostenendo che Angel si trova in Venezuela come paramedico, proprio per aiutare la popolazione. Ora con l’accusa di terrorismo rischia parecchio.
L’arresto è avvenuto durante una manifestazione contro il presidente Maduro. Secondo le autorità era in corso un attacco alla sede locale del Ministero dell'edilizia e al Consiglio nazionale della Magistratura ed è stato necessario un blitz delle forze dell’ordine. In questa operazione sarebbe stato fermato l'italiano Angel, insieme ad altre 23 persone, soprattutto giovani, esibiti poi in tv di spalle (vedi foto), davanti a un tavolo con sopra quelle che secondo la polizia sarebbero le "armi del gruppo": bottiglie con benzina, caschi, pietre.
Gli avvocati del giovane, smentiscono ogni accusa: «E' una cosa inconcepibile, fuori dal mondo, basata su accuse assolutamente insensate o inventate. Ora Angel rischia tantissimo. Ma è innocente, non ha fatto nulla».
Ma i fatti sono ancora confusi e le autorità non hanno fatto chiarezza, forse per non dover ammettere l’errore, soprattutto perché si trattava di una manifestazione popolare e che Fiorentini cercava di soccorrere i manifestanti.
C'è anche una denuncia dell'Associazione dei paramedici venezuelani che sotengono come Fiorentini sarebbe detenuto "arbitrariamente".
© Riproduzione riservata