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Una Fondazione per Guglielmo Minervini. L'annuncio dei figli dell'ex assessore regionale di Molfetta al “Corriere del Mezzogiorno”
28 agosto 2016

MOLFETTA – Nasce l’«Associazione Guglielmo Minervini» voluta dai figli dell’ex assessore regionale di Molfetta scomparso prematuramente il 2 agosto scorso a 55 anni. Camilla e Nicolò hanno scritto una lettera al “Corriere del Mezzogiorno”.
L’Associazione, che in seguito diventerà una Fondazione, ha lo scopo di tenere viva l’eredità di un politico che ha sempre sostenuto i giovani ("Bollenti spiriti"), sia come sindaco di Molfetta per due mandati e poi come assessore regionale per 10 anni della giunta di Nichi Vendola.

Ecco il testo della lettera di Camilla e Nicolò Minervini inviata al Direttore del Corriere del Mezzogiorno:

«Gentile Direttore, approfittiamo dell’ospitalità del Suo giornale per ringraziare tutte le persone che in queste settimane si sono strette intorno al nostro dolore, sapendo che per la nostra famiglia nostro padre ha rappresentato un «pilastro incrollabile». Le tante manifestazioni di stima e di solidarietà per il modo con cui ha vissuto il suo ruolo pubblico, anche durante gli anni della malattia, ci hanno permesso di attingere forza e coraggio per affrontare il lutto. Guglielmo Minervini lascia la sua eredità. L’ultimo, in ordine di tempo, il libro «La politica generativa», nato da bozze scritte con cura, cesellando contenuti e linguaggi, per portare un contributo fattivo sul tema a lui tanto a cuore, quello della cittadinanza attiva, della partecipazione al miglioramento della vita sociale.

E c’è un’eredità politica, fatta di persone che ci credono, che si spendono e che vivono l’impegno ogni giorno. Che credono che la politica altro non è che lo strumento per cambiare, in meglio, la vita delle persone. Guglielmo Minervini non si è mai percepito come un leader. Nessuna tifoseria, nessun protagonismo, nessun eroismo. È stato capace, pur senza mai nascondere limiti e fragilità, di vivere l’esperienza pubblica come spazio di speranza e di cambiamento.

Nostro padre ha scritto: «Ho lottato per tenerla in piedi questa vita. Ho lottato duro. So cosa significa conquistarsela. Non ho lottato per consegnarla alla banalità del potere». Per queste ragioni, e anche per dar seguito alle tantissime sollecitazioni che ci giungono dalle persone che ne hanno condiviso idee e battaglie, abbiamo deciso di costituire una associazione che porterà il suo nome. Un’associazione che vivrà di attività finalizzate a custodire e a tramandare il suo pensiero.

Associazione che dovrà sostenersi in maniera autonoma, proprio come nostro padre fece per tutte le sue campagne elettorali, per garantirsi sempre la massima libertà di pensiero e di azione. Un’associazione che, nel suo piccolo, sia di sostegno per le giovani generazioni della Puglia migliore che vorranno cimentarsi in una delle tante forme dell’impegno pubblico. Pensiamo che il nostro compito oggi sia questo, una strada da percorrere assieme a quanti lo hanno apprezzato e stimato.

La ringraziamo nuovamente per l’ospitalità e per aver dato spazio ai nostri sentimenti più intimi e personali, che oggi non possono più rimanere circoscritti ma resi fertili dalla storia di nostro padre».

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