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Un ragazzo rischia di cadere dalla muraglia di Corso Dante a Molfetta. I pericoli di una situazione trascurata per anni: un lettore scrive a “Quindici”
27 agosto 2015

MOLFETTA – Tornano di attualità i pericoli per i frequentatori notturni della Muraglia a Molfetta. Ieri sera, verso le ore 22, un ragazzo (foto) ha corso il grave rischio di precipitare giù dalle mura, avendole scavalcate ed essendosi posizionato, non si sa se per tentativo esibizionistico o, peggio, autolesionistico, sull'esile cordolo della grondaia poco distante dal “Cin Cin Bar” in Corso Dante.

A denunciare il fatto è un cittadino di Molfetta che ha inviato una lettera a “Quindici”, al sindaco Paola Natalicchio, ai carabinieri e alla Polizia Municipale.
«Grazie all'intervento del sottoscritto e a quello del titolare del bar non si sono avute conseguenze irrimediabili, per cui il ragazzo è stato dissuaso dal continuare nel suo inconsulto comportamento e poi, una volta risalito, si è dileguato.

Come si potrà evincere da altre foto che produco, non è la prima volta che si registrano episodi simili da parte di ragazzi/ragazze che sostano, specie nelle ore pomeridiane e serali sulla Muraglia.

Da circa un paio di anni ho segnalato per iscritto, con vari fax e raccomandate, ai competenti organi dell'amministrazione comunale le scorrerie sulla Muraglia di bande di teppisti e/o di giovani incoscienti che disturbano il riposo e le occupazioni dei residenti, oltre ad imbrattare e deturpare un luogo che va tutelato, soprattutto perché appartenente alla categoria degli immobili di natura storica e artistica, ma mi è stata opposta assoluta indifferenza!

Solo grazie ai ripetuti interventi dei CC, richiesti dai residenti, e talvolta della Polizia Municipale, si è riusciti a tamponare una situazione diventata incandescente e insostenibile a causa dei comportamenti delle bande di giovinastri! Si è più volte richiesto ai competenti organi comunali di installare un cancello, all'ingresso delle mura, con orari di apertura e chiusura per l'accesso del pubblico e l'impiego di un vigilante per il controllo, così come avviene per tutti i giardini o luoghi pubblici o aperti al pubblico. Rimane incomprensibile il loro ostinato diniego! Qualora dovesse accadere qualcosa di spiacevole ai residenti della zona Muraglia o ai suoi frequentatori, i CC sapranno a chi rivolgersi per individuare le corresponsabilità omissive. Ritengo, con la presente, di aver compiuto il mio dovere di cittadino. Spero che gli amministratori comunali, in primis il Sindaco, facciano il loro».

Condividiamo le preoccupazioni del lettore di “Quindici” e ci auguriamo che non ci scappi il morto, prima di provvedere a rendere più sicura la muraglia.

Aggiungiamo che si dovrebbe provvedere anche a tutelare i cittadini che si accalcano sulla Muraglia (seduti anche sul cornicione con le gambe penzolanti all’esterno) durante le processioni della Settimana Santa e della festa patronale, col rischio che una spinta possa provocare una tragedia. E’ un miracolo che in tanti anni non sia mai accaduto nulla, ma sarebbe ora di pensare a ciò che in passato è stato trascurato per evitare situazioni di pericolo.
Intanto mettere un cancello, sarebbe già una prima opportuna misura preventiva.

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