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Un centro storico addobbato con crisantemi? La nuova infausta idea dell’amministrazione comunale di Molfetta con spreco di soldi pubblici
21 maggio 2018

MOLFETTA – Mentre la città continua ad essere sporca e piena di buche, l’amministrazione comunale di Molfetta, nel tentativo di distrarre i cittadini da questa evidente e triste realtà, ha pensato di lanciare una specie di sondaggio per la scelta delle piante, al fine di addobbare il centro antico.

L’iniziativa sembra essere stata partorita dalla fervida mente dell’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Caputo, già autore di sprechi di soldi pubblici a Corso Umberto e Corso Fornari, due rifacimenti che riteniamo molto discutibili e costosi, dei quali “Quindici” si è già occupato e tornerà ad occuparsi in futuro. Nel caso di Molfetta vecchia l’assessore “iperattivo”, ha pensato di lanciare il restyling con «un’operazione di pulizia e di arredo urbano», così almeno si apprende da qualche cronaca “indotta”.

Il condizionale, infatti, è d’obbligo visto che l’assessore predilige, per le sue comunicazioni, un giornale on line che non fa mistero di fiancheggiare l’attuale amministrazione di destracentro “ciambotto”, con interviste perfino a parenti dell’assessore in evidente incompatibilità ignorata e taciuta. Ma quello ciò che appare più grave è che l’amministrazione comunale (il sindaco Tommaso Minervini ne è al corrente e condivide?) utilizzi questo mezzo (a conferma della “collateralismo politico”) per lanciare una votazione fra i cittadini nella scelta di ben 200, non 20, piante che saranno posizionate nelle strade della città vecchia, col risultato di rendere più problematica la circolazione in percorsi già molto stretti.

Infatti, l’operazione rischia di rendere ancora più difficile il passaggio dei mezzi pubblici per la pulizia e quindi più sporco il centro storico: insomma, una replica di quello che sta avvenendo in altri restyling cittadini, dove l’effetto finale si rivela contrario anche alle buone intenzioni e ai progetti iniziali.

Ammenocchè l’operazione non sia l’occasione per mascherare l’acquisto di nuovi mezzi pubblici: altro possibile spreco di soldi, col rischio che alla fine, l’amministrazione Minervini, come già accaduto in passato, lasci la città fortemente indebitata, al limite del dissesto, a causa di una non oculata gestione della spesa pubblica.

Se l’assessore Caputo provvedesse a fare ordinaria manutenzione di giardini e strade, senza lanciarsi sempre in nuovi appalti, renderebbe, forse, più utile la sua attività e risponderebbe di più alle necessità dei cittadini e al decoro della città: la logica delle opere pubbliche appartiene a un vecchio modo di amministrare stile anni Cinquanta, è sempre a rischio. E nella infausta gestione Azzollini non ha prodotto nulla di positivo. Anzi! E’ facile amministrare così. Lo sanno fare tutti. Non c’è bisogno della famosa “competenza” ed “esperienza” che l’amministrazione Minervini vanta in ogni occasione.

Finirà anche questo presunto restyling per trasformarsi in uno spreco di soldi pubblici e in una brutta immagine del centro antico? Occore tener presente che l'addobbo non serve se non c'è la pulizia e l'eliminazione dei cattivi odori, una costante del centro antico. Tenuto conto che fra le piante da scegliere, indicate dall’amministrazione comunale, c’è anche il crisantemo, il presagio non appare dei migliori.

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