Truck Center, il Comune di Molfetta non si arrende dopo l’assoluzione in secondo grado e ricorre in Cassazione
MOLFETTA – Il Comune di Molfetta non si arrende all’assurda sentenza di assoluzione in secondo grado per la tragedia dell’azienda Truck Center di tutti gli imputati.
Ecco perché il Comune ha deciso di fare ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di Appello che aveva cancellato le condanne inflitte in primo grado, assolvendo gli imputati (http://www.quindici-molfetta.it/tragedia-truck-center-di-molfetta-sentenza-choc-tutti-assolti-in-appello-i-parenti-delle-5-vittime-e--una_40016.aspx).
Il Comune che si era costituito parte civile ha affidato all’avv. Francesco Logrieco l’incarico di impugnare la sentenza che non sarebbe congrua e coerente rispetto alle risultanze della fase istruttoria e non sarebbero convincenti nemmeno le motivazioni.
La strage avvenne il 3 marzo 2008 per le esalazioni di acido solforico in una cisterna persero la vita Guglielmo Mangano, di 44 anni e, nel tentativo di salvarlo, i colleghi Michele Tasca, di 19 anni, Luigi Farinola, di 37 anni, l’autotrasportatore Biagio Sciancalepore (dipendente di una società di trasporti che lì custodiva i mezzi), di 24 anni, e Vincenzo Altomare, di 64 anni, amministratore della stessa Truck Center. Unico superstite, ferito, Cosimo Ventrella.