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Bloccati dalla Guardia di Finanza un albanese e un rumeno residenti a Molfetta: pronti a un attentato dinamitardo contro una ditta di Latina Due persone arrestate, due sottoposte a fermo, avevano un chilo di tritolo
20 agosto 2014

MOLFETTA - Rischiava di trasformarsi in una vera e propria strage l’attività di un gruppo criminale, operante tra la Puglia e la provincia di Latina, bloccata nei giorni scorsi dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari.

Gli uomini del G.I.C.O., infatti, hanno proceduto, nella serata di mercoledì scorso, all’arresto in flagranza, in Molfetta, di due cittadini stranieri - R.M. albanese di anni 27 e K.G. rumeno di anni 28 - mentre si immettevano sull’autostrada A14 direzione nord, diretti verso la Città di Fondi (LT), dove avrebbero dovuto compiere un clamoroso attentato dinamitardo ai danni di un’attività commerciale del posto (una grossa ditta di import-export). A bordo dell’autovettura sulla quale viaggiavano, infatti, sono stati rinvenuti, abilmente occultati, 1 kg circa di tritolo, una miccia ed un detonatore (nella foto). L’attentato, avrebbe sicuramente coinvolto un vicinissimo e molto frequentato distributore di carburanti comprensivo di area di servizio con locali e ristoranti, con enormi pericoli per l’incolumità pubblica - si consideri la circostanza che il tritolo era compresso in una scatola di ferro le cui schegge avrebbero potuto arrecare gravissimi e forse letali danni agli occasionali passanti -  di qui il paventato pericolo di strage.

A seguito dell’arresto dei due stranieri, gli investigatori, durante il ponte di ferragosto, si sono immediatamente messi sulle tracce dei reali mandanti, che nel frattempo avevano già programmato la imminente reiterazione dell’attentato. Si è così giunti al fermo di polizia giudiziaria, nella serata di lunedì 18 agosto, a Molfetta, di altre due persone: un cittadino italiano, D.C. molfettese di anni 38 e A.B. un’albanese di anni 28, entrambi coinvolti a pieno titolo nella vicenda.

Le persone arrestate e fermate sono tutte state messe a disposizione della Procura della Repubblica di Trani con varie accuse inerenti il possesso di esplosivi, tentata strage, tentato incendio.

Le indagini continuano per rilevare eventuali altri coinvolti nella vicenda.

Naturalmente, nella zona dell’obiettivo dell’attività criminale, è scattata la massima allerta tra le Forze dell’Ordine per prevenire eventuali altri tentativi del genere e salvaguardare l’incolumità pubblica.

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