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Successo del concerto dedicato a Dalla e De Gregori al teatro del Carro di Molfetta
26 novembre 2018

 MOLFETTA - Siamo solo il tramite di grandi cantautori, hanno affermato ma modestia a parte, se la sono cercata perché i “Banana Republic ed altre storie” hanno meritato.

L’apprezzamento del pubblico presente al concerto-spettacolo a Molfetta ispirato alle musiche di Lucio Dalla e Francesco De Gregori è stato palese. E se gli applausi fossero il metro per valutare una performance, quest’ultima avrebbe, come direbbero giornalisti blasonati, consensi plebiscitari.

Sì, sarà la poesia, saranno i ricordi evocati da pietre miliari della più bella musica italiana ma la serata, la bella serata al Teatro dei Comici è un cammeo da incorniciare. E non è solo per la potenza evocativa delle poesie tradotte in musica di questi due autori, perché le voci narranti, i suoni degli strumenti hanno rapito e condotto sapientemente all’ascolto, con ironia, hanno svelato particolari sulla nascita delle canzoni. E non si può dire quale sia la canzone regina. Una, tutte o centomila.

Ciascuno può riconoscere la propria storia nelle canzoni di Dalla o De Gregori. C’è la ragazza problematica diventata donna che si ritrova in “Anna e Marco”, l’uomo che osserva il suo amore mentre dorme in “Cara”, i cinquantenni ne “La leva calcistica del ‘68”, i lavoratori del mare in “Ma come fanno i marinai”, gli innamorati che disegnano con la fantasia il figlio che nascerà in “Futura”, il duro che soffre nel non riuscire a dimostrare il bisogno di affetto ma che non cambierà in “A modo mio”.

La tangibile complicità tra gli artisti ha reso quello che avrebbe potuto essere un revival di cover, uno spettacolo vissuto coralmente. Roberto Antonacci (chitarra), Giuseppe Bruni (batteria), Lorenzo Freccia D’Urso (tastiere), Angelo Verbena (basso), Francesco Corallo (chitarra e voce), Piero Rinaldi (voce) hanno coinvolto i presenti con aneddoti, battute, come in una serata tra amici, abbattendo l’invisibile ma, per altri artisti, tangibile barriera tra palco e pubblico.

E allora God save the music, God save Banana republic ed altre storie.

© Riproduzione riservata

Autore: Beatrice Trogu
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