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Silvia Rana: ospedale penalizzato e declassato
15 luglio 2019

Dopo tante battaglie e tante polemiche, malgrado promesse e assicurazioni, Molfetta resta ospedale di base, mentre Corato diventa di 1° livello. Per capire meglio la differenza fra queste due impostazioni sanitarie e quale sarà il futuro del nostro nosocomio, “Quindici” ha intervistato la dott.ssa Silvia Rana, pediatra, che ha anche fatto parte del Comitato civico per la difesa dell’ospedale di Molfetta. Cosa vuol dire Ospedale di Base? «I presidi ospedalieri di base sono stati definiti dal DM 70 del 2 aprile 2015 come strutture ospedaliere relative ad bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti; si tratta di strutture dotate di Pronto Soccorso e di un numero limitato di specialità` ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità` sulle 24 ore di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”». Quanto perde e quanto guadagna Molfetta «L’Ospedale di Molfetta, con l’applicazione in toto del piano di riordino perderebbe, dunque, la UO di Cardiologia, la UO di Urologia e si troverebbe probabilmente a vedere ridimensionati anche i suoi servizi di supporto (radiologia, laboratorio, emoteca) e potrebbe perdere altri servizi quali l’ambulatorio di Oncologia, il Servizio di Senologia, l’ambulatorio di Pediatria; quindi, in definitiva, l’Ospedale di Molfetta non guadagna assolutamente nulla da questo piano di riordino». Sono previsti dei tagli oggi? «Al momento, secondo le rassicurazioni avute dal sindaco Tommaso Minervini (e in relazione alla delibera 1056 che prende atto del Protocollo d’Intesa fra la Regione Puglia e la ASL BA sull’Ospedale Don Tonino Bello), in data 15/6, a presso la Sala Riunioni dell’Ospedale di Molfetta, verranno conservati i posti letto dalla UO di Cardiologia (8 posti letto), di Urologia (10 posti letto) e vengono preservati lo Screening senologico, le prestazioni ambulatoriali di Oncologia e l’ambulatorio di Pediatria». C’è il rischio che ci possano essere tagli in futuro? «Onestamente non so rispondere a questa domanda. Certamente, se qualcuno dovesse decidere di applicare il piano di riordino alla perfezione, potrebbero esserci i tagli non eseguiti adesso». E’ comunque un declassamento? «Indubbiamente di tratta di un declassamento che penalizza non solo la città di Molfetta, ma tutto il territorio del Nord Barese, portando (a regime) ad una riduzione complessiva dei posti letto; a piano definitivamente attuato (quindi con l’eventuale perdita dei posti letto attualmente “salvati”), l’ospedale di Molfetta prevederebbe solo 70 posti letto complessivi (per acuti), portando il territorio del Nord Barese (Comuni di Giovinazzo, Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato) ad uno standard di posti letto per acuti inferiore ad 1 per 1000 abitanti. Ricordo che Il riordino della rete ospedaliera contenuto nel provvedimento approvato il 3/7/2019 dovrà essere attuato entro il 31/12/2020». Bisceglie, però, ha reparti indispensabili come la Rianimazione… «Anche Bisceglie è stato classificato dal Piano di Riordino come Ospedale di Base, pertanto, potrebbe, entro il dicembre 2020, perdere le specialità non espressamente previste dal DM. Attualmente presenta una dotazione di 178 posti letto con almeno 6 Unità Operative Specialistiche inclusa la terapia intensiva, la Unità Operativa di Malattie Infettive, endocrinologia, cardiologia con posti letto e UO di Ginecologie ed Ostetricia e Pediatria, assolutamente non previste in un Ospedale di Base.» La scelta di Corato come Ospedale di 1° Livello è la migliore? «Io non la ritengo affatto la scelta migliore essenzialmente per motivazioni geografiche: infatti dista solo di 7 Km da Andria e, peraltro, proprio nella zona al confine fra Corato ed Andria, sorgerà il nuovo Ospedale di Andria (di primo livello) con un elevato numero di posti letto (300) per cui non comprendo l’utilità di avere due Ospedali di I livello a soli 7 km di distanza, mentre tutta la zona Giovinazzo – Molfetta - Terlizzi rimane piuttosto lontana (circa 25 Km) dall’Ospedale di 1° livello di riferimento. Peraltro, il rischio concreto è che, alla costruzione del nuovo Ospedale di Andria, si decida di sopprimere l’Ospedale di Corato (peraltro strutturalmente inadeguato a contenere tutti i Reparti che un Ospedale di I livello dovrebbe avere, almeno sulla carta) riducendo ulteriormente il numero di posti letto per abitante». Perché preferire Molfetta? «La scelta dell’Ospedale di Molfetta sarebbe stata più opportuna per ragioni di viabilità (ospedale perfettamente collegato alle principali strade ed autostrada), per la possibilità di ampliamento strutturale e per una opportunità geografica come sopra detto». C’è ancora la speranza di costruire un ospedale unico del Nord Barese? Programmazione degli investimenti ospedalieri. «Nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 32 del 14-3-2017 (Regolamento regionale: “Riordino ospedaliero della Regione Puglia) è prevista, accanto alla razionalizzazione della rete ospedaliera, la realizzazione di n. 4 nuovi presidi ospedalieri, in sostituzione dei presidi ospedalieri esistenti e per completare l’offerta ospedaliera nell’area in cui saranno disattivati gli altri come di seguito indicati: a. Nuovo Ospedale del Sud-est barese, tra Monopoli e Fasano, con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Monopoli e Fasano; b. Nuovo Ospedale di Andria, con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Andria, Canosa e Corato; c. Nuovo Ospedale del Sud-Salento, tra Maglie e Melpignano con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Scorrano e Galatina; d. Nuovo Ospedale del Nord-barese, area adriatica, tra Bisceglie e Terlizzi con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Bisceglie, Trani, Molfetta, e Terlizzi; Attualmente, tuttavia, pare che i 290 milioni di risorse residue per l’edilizia sanitaria verranno ripartite su quattro interventi, che in ordine di priorità sono il nuovo ospedale del Sud Salento, quello di Andria e due progetti per i «Riuniti» di Foggia. Questo per decisione della giunta regionale, che ha proposto al ministero della Salute un nuovo piano stralcio sui fondi ex articolo 20: resterebbero dunque in stand-by sia il nuovo ospedale del Nord barese, sia i vari progetti di riqualificazione del Pediatrico del capoluogo e quelli per le attrezzature tecnologiche del nuovo ospedale di Monopoli- Fasano». «Per i pazienti di Molfetta sarà più comodo raggiungere Corato o Bari? Io ritengo che rimarrà comunque più comodo raggiungere Bari in quanto meglio collegata non solo per recarvicisi in auto (ottimo collegamento con SS16 bis e con autostrada) ma anche con i mezzi pubblici». Felice de Sanctis

Autore: Felice de Sanctis
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