Seminario di studio “Lorenzo Palumbo e la ricerca storica nel Basso Salento”, continuano le commemorazioni per il decennale dalla morte dello studioso di Molfetta
MOLFETTA - Nel decennale dalla morte di Lorenzo Palumbo, il ricordo dell’illustre studioso è vivo nel territorio salentino. Ne è scaturita una nuova occasione di riflessione sulla figura di quest’intellettuale e sull’importante contributo da lui offerto alla “ricerca storica” d’area meridionale. Rammentiamo come un precedente, significativo, momento di commemorazione sia stato rappresentato dall’incontro a Lecce del 19 marzo, Lorenzo Palumbo. L’uomo e lo storico nel decennale della morte, con gli interventi di Filippo G. Cerfeda, mons. Salvatore Palese, Pasquale Corsi e Mario Spedicato.
Ora, il 18 maggio, a Cerfignano, alle 18.30, presso la Casa P. Spagnolo, avrà luogo un Seminario di studio dal titolo Lorenzo Palumbo e la ricerca storica nel Basso Salento. Analisi e prospettive. L’evento è patrocinato dalla Parrocchia della Visitazione di Maria Vergine (Cerfignano), dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università del Salento, dalla sezione di Lecce della Società di Storia patria.
A porgere i saluti saranno numerose autorità: don Pasquale Fracasso, parroco di Cerfignano, Pasquale Bleve, Sindaco di Santa Cesarea Terme, Giuseppe Colafati, Sindaco di Poggiardo, Carlo Giuseppe Galati, Sindaco di Surano (comune di cui Palumbo era cittadino onorario), Francesco M. Rausa, Sindaco di Ortelle, Fausto De Giuseppe, Sindaco di Minervino di Lecce, Salvatore Piconese, Sindaco di Uggiano La Chiesa. A introdurre, moderare e concludere i lavori Orlando D’Urso, della Società di Storia patria per la Puglia. Cardine dell’evento saranno gli interventi di Filippo G. Cerfeda, della Società di Storia patria per la Puglia, e Mario Spedicato dell’Unisalento, presidente della Sezione di Lecce della Società di Storia patria.
Un importante momento, condiviso da numerosi primi cittadini e da studiosi di riconosciuto prestigio, che dimostra quanto sia ancora profondamente radicato il magistero del professor Palumbo. Uno studioso che ha saputo evidenziare acribia e acume nelle ricostruzioni storiografiche, impreziosite dal dono di un’ironia innata, e qualità umane unanimemente riconosciute e ricordate con rimpianto.