Rogo auto in via Michiello a Molfetta, il portone incendiato non è l’abitazione del dott. De Pinto. La solidarietà della direttrice del carcere di Trani, Piarulli, oggi senatrice del M5S
Le auto e il portone incendiati in via Michiello
MOLFETTA – Continuano le indagini sull’incendio dell’altra notte in via Michiello, dove sono state incendiate le auto del vice comandante del reparto di polizia penitenziaria del carcere di Trani Felice De Pinto e di sua moglie.
Intanto è stato accertato che, contrariamente a quanto diffuso in precedenza, il portone andato in fiamme non è+ quello della residenza del De Pinto che abita altrove e aveva solo parcheggiato l’auto vicino al portone. Tanta paura per gli inquilini fatti evacuare per motivi di sicurezza.
Intanto la senatrice Bruna Piarulli del Movimento 5 Stelle, direttore in aspettativa del carcere di Trani, ha voluto esprimere piena solidarietà a De Pinto.
La Piarulli si augura «che la magistratura faccia piena luce sulle cause del grave episodio avvenuto ieri mattina a Molfetta, proprio in considerazione della delicatezza del ruolo svolto dall'ispettore capo. Se quanto accaduto fosse correlato alla sua attività istituzionale sarebbe molto grave e meriterebbe ferme risposte da parte della Giustizia. Peraltro viviamo un periodo storico nel quale, purtroppo, atti vandalici e reati incendiari si stanno moltiplicando a dismisura in tutto il territorio, come evidenziato anche dal procuratore della Repubblica Nitti di Trani, Per questo motivo ho invitato il ministro dell'Interno Lamorgese a aumentare gli organici in questi territori con apposite interrogazioni parlamentari e non certo chiudendo le postazioni dei Carabinieri di Spinazzola e Ruvo, pur prendendo atto del risultato ottenuto circa l'attivazione della Questura di Andria».