BARI - Il gup del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis (foto), posto agli arresti domiciliari giovedì, in flagranza di reato, con l'accusa di detenzione illegale di una carabina da guerra è tornato libero.
A prendere questa decisione è stato il gip del tribunale di Trani Maria Grazia Caserta che ha convalidato l'arresto. La decisione è stata condivisa dai Pm inquirenti Francesco Giannella e Antonio Savasta che hanno deciso di non chiedere più la misura cautelare perché De Benedictis avrebbe fornito "ampie spiegazioni" sull'acquisto dell'arma.
Infatti, il magistrato di Molfetta ha risposto a tutte le domande e dall’interrogatorio di garanzia è emersa una sua leggerezza e buona fede in questa vicenda che lo ha visto protagonista.
Il magistrato è un noto collezionista di armi, ne avrebbe oltre mille nella sua abitazione. Ed è proprio a casa sua che mercoledì notte è avvenuta la perquisizione dei carabinieri, che avevano trovato un’arma da guerra, la cui detenzione è illegale.
Il giudice avrebbe acquistato l’arma qualche giorno prima in un’armeria di Caserta. Accortosi subito che si trattava di una carabina illegale, De Benedictis avrebbe telefonato all’armeria affermando che si sarebbe trattato di un errore e che avrebbe provveduto a restituire l’oggetto. Ma la perquisizione è avvenuta prima che tale restituzione avvenisse e quindi è scattato l’ordine di arresto, anche perché l’armeria del casertano era sotto inchiesta.