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Rifondazione comunista di Molfetta preoccupata per il futuro della Coop
22 gennaio 2019

MOLFETTA – Il partito della Rifondazione comunista di Molfetta è preoccupato sul futuro della Coop e si chiede: “Cosa succede?”. Il timore è che l’Azienda, presente nella zona industriale, possa abbandonare l’insediamento locale e mettere a rischio i lavoratori”.

«Il 16 gennaio è partito il progetto "Master Franchising" frutto dell'accordo tra la Coop e l'imprenditore Tatò, fino al 16 titolare dei supermercati a marchio Sigma, che permetterà a quest'ultimo di vendere prodotti a marchio Coop in 105 punti vendita in tutta la Puglia (21 a Foggia, 9 nella Bat, 34 nella provincia di Bari, 9 a Taranto, 4 a Brindisi, 25 a Lecce).

Ci chiediamo se si tratti di una scelta finalizzata ad arrestare la perdite accumulate negli ultimi 10 anni, frutto di errori dirigenziali e di crisi strutturale dei centri commerciali oppure se si tratti dell'inizio di un disimpegno di Coop dal nostro territorio – dice il comunicato di Rifondazione Molfetta -.

Questo accordo arriva in un contesto più generale di chiusure e cessazioni che la Coop sta operando in tutto Italia, soprattutto al centro e al sud, un contesto fatto di 752 esuberi tra i circa 1.500 lavoratori del personale amministrativo, un contesto di crisi degli IperCoop dichiarata da anni, soprattutto in Puglia e Sicilia.

A Molfetta, come in tutto il Sud, i Centri commerciali e la Coop hanno goduto del benvenuto di una politica - sia locale che regionale - incapace di pensare a uno sviluppo alternativo a lungo termine, una politica che ha steso "tappeti rossi" alla grande distribuzione per assicurarsi il consenso e che ha sacrificato il territorio e le sue altre possibilità di sviluppo, come il commercio di prossimità ridotto al lumicino nella nostra città.

Per questo, oggi che si profilano difficoltà e cambiamenti, chiediamo che questa vicenda che coinvolge i lavoratori e la comunità cittadina non rimanga affare privato del gruppo dirigente della Coop né oggetto di qualche sporadico tavolo con i sindacati.

La Coop deve dire chiaramente se le recenti scelte aziendali che sta mettendo in campo sono volte a un rilancio sul nostro territorio per garantire i livelli occupazionali o sono l'inizio di una "exit strategy" per abbandonare Molfetta e la Puglia. Crediamo che le Istituzioni locali, a partire dal sindaco Tommaso Minervini e da tutto il Consiglio comunale, non possano e non debbano defilarsi da tali questioni ed esercitare tutte le loro possibilità per essere attori protagonisti a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e dei sacrifici compiuti negli anni dalla nostra comunità».

 

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