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Pulo di Molfetta: si partirà dalla manutenzione del verde La rigogliosa vegetazione che ha coperto sentieri e parte delle strutture impedisce di stimare adeguatamente gli interventi necessari
I pilastri del sistema di vasche
23 gennaio 2019

MOLFETTA – Per chi ha frequentato o visitato la dolina del Pulo tra il 2008 e il 2013 (la più recente fase di apertura al pubblico del sito), è un dolore vedere lo stato attuale dei luoghi: i sentieri sono seminascosti dalla vegetazione, idem per le strutture della nitriera borbonica, il viale di accesso è ingombro di rifiuti e tracce di bivacchi ma questa situazione non dovrebbe durare a lungo. Ne sono certi il sindaco Tommaso Minervini e il dirigente comunale Enzo Balducci che, questa mattina, hanno accompagnato i giornalisti in un breve ma significativo sopralluogo all’interno della dolina.

«Io mi auguro che nel giro di pochi mesi riusciamo a rimettere in piedi quello che era il sistema Pulo» ha affermato il primo cittadino, pur non sbilanciandosi sui tempi.

Tommaso Minervini ha poi ricordato come ci sia stata una nuova presa in carico del Pulo alla città di Molfetta, stanziando dei fondi «ben precisi: 200 mila euro della Città Metropolitana di Bari e 800 mila del Comune. Con questi soldi inizieranno i lavori di messa in sicurezza e di funzionalità piena. Per la parte arborea abbiamo incaricato uno spin off dell’Università di Bari, del Dipartimento di Scienze Forestali, poi  metteremo in sicurezza la parte strutturale, e poi ci saranno i lavori. Come avevamo annunciato quest’anno iniziano i lavori del Pulo. Nel silenzio operoso, nel 2018 abbiamo lavorato sodo a riaprire tutti i vecchi fascicoli. Speriamo nel 2019 di vederli tutti aperti».

Ancora più prudente l’ing. Balducci, il quale ha sottolineato «Spero di poter arrivare alla progettazione esecutiva entro l’anno». Tempi lunghi che appaiono più che giustificati (e, probabilmente, indice della volontà di realizzare un lavoro serio e attento) poiché, come ha affermato lo stesso Dirigente, prima del sopralluogo odierno ne era stato effettuato un altro, al quale avevano preso parte anche altri tecnici oltre all’assessore alla Cultura Sara Allegretta.

«Mi sono reso conto che non abbiamo la possibilità di poter renderci conto di quali siano i lavori di sicurezza che vanno eseguiti – ha dichiarato l’ing. Balducci – A quel punto ho chiesto all’Amministrazione di far intervenire esperti che ci dicano quali sono le specie che possono essere rimosse».

Non va dimenticato, infatti, che all’interno del Pulo abbiamo specie come la Micromeria Nervosa o il cosiddetto “Ulivo di Gerusalemme(Olea Europea - varietà Leucocarpa), che produce olive che, a maturazione, assumono una colorazione bianco-giallognola (n.d.r.).

Interverranno, dunquem esperti botanici che, come si è detto, saranno indicati dal Dipartimento di Scienze Forestali dell’Università di Bari. Per procedere alla messa in sicurezza bisognerà, ovviamente, prendere visione puntuale dei luoghi per poter capire quali interventi siano necessari.

I tempi per poter tornare a fruire del Pulo non saranno brevissimi ma sicuramente si stanno muovendo i primi, indispensabili passi per restituire alla città un luogo che rappresenta la storia di Molfetta e dei molfettesi.

@Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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