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Primarie del centrosinistra: Fabiano Amati a Molfetta
Fabiano Amati a Molfetta
06 gennaio 2020

MOLFETTA - “Rappresentare i cittadini equivale a chiedere alle persone di riporre nelle proprie mani una parte della propria vita”. È con questa consapevolezza che Fabiano Amati, candidato alle primarie del centrosinistra del 12 gennaio per la Presidenza della Regione Puglia e ospite del PD di Molfetta, dialoga con i presenti.

Dopo i brevi interventi introduttivi del segretario PD di Molfetta, Erika Cormio, e del segretario GD, Adriano Failli, Amati entra nel vivo delle sue proposte politiche.

Ponendosi in maniera critica rispetto all’operato degli ultimi cinque anni del Presidente Michele Emiliano, il candidato esprime con chiarezza le due grandi priorità del suo programma: Sanità e Ambientalismo Tecnologico.

«È inconcepibile il forte disallineamento tra la libera professione e le attività istituzionali. Parliamo del caso del CUP: non si può attendere un anno per una visita cardiologica che, se disposti a pagarla, viene invece fissata nel minor tempo possibile. Il mio obiettivo è la sospensione delle attività a pagamento fino all’allineamento dei tempi».

Toccata, a proposito di sanità, anche la questione degli ospedali, fra cui proprio quello del nord-barese, che riguarderebbe la stessa Molfetta. Secondo Amati sarebbe bene che in ogni provincia ci fosse una struttura ospedaliera raggiungibile a 20-30 minuti (tempo delle malattie tempo-dipendenti) da ogni città.

Altro punto cruciale del programma politico di Amati riguarda l’Ambientalismo Tecnologico, inteso come capacità di adottare politiche di coniugazione tra ambiente, sviluppo tecnologico e innovazione.

«Mobilitarsi per la raccolta differenziata è un grande sintomo di interesse nei confronti dei cambiamenti climatici, ma non basta. Lo smistamento dei rifiuti resta fine a se stesso se non è supportato da impianti di compostaggio che attivino concretamente l’economia circolare. Altro tema importante è l’elaborazione di un reale e concreto piano industriale regionale di decarbonizzazione. Abbiamo bisogno di una nuova cultura industriale che parta dal patrimonio umano, naturale e tecnologico della regione».

A tal proposito il candidato alle primarie, sollecitato anche dai vari interventi di giovani e adulti, fa leva su quanto ogni resistenza al cambiamento e all’innovazione rappresenti una fase di stagno per tutti i settori della vita del Paese.

«La cospicua presenza di giovani mi porta a soffermarmi sul valore delle politiche giovanili. Occuparsene significa rivolgere la propria attenzione ad un mondo che cambia insieme a noi. Solo così si può parlare di una società aperta tanto ai nuovi studi quanto alle nuove professioni, tanto all’intelligenza artificiale quanto alla sperimentazione animale. È questa la chiave per uno sviluppo tecnologico che non comporterà un aumento della disoccupazione, ma modificherà il tipo di lavoro necessario, permettendo alla Puglia di diventare regione-calamita».

Le ambizioni di Amati sono tante e lo staff competente di assessori di cui si avvarrebbe, in caso di vittoria, gli permetterebbe di imprimere alla Puglia una svolta positiva, che badi innanzitutto ai problemi essenziali sopracitati.

L’incontro con il candidato Amati, organizzato dai GD e dal PD di Molfetta, è stato “generante e rigenerante” per quanti vi hanno preso parte e si è rivelato un momento di riflessione e di condivisione sul futuro della Regione Puglia.

«Io sono entrato in politica come amministratore pubblico e, in quanto tale, non dimentico quello che è il nobile fine di quest’attività: la gestione del bene comune. La Politica è un terreno su cui edificare soluzioni ai problemi dei Cittadini» sono le parole di chiusura dell’incontro di Fabiano Amati, consigliere regionale e alternativa a Michele Emiliano nelle primarie del Centrosinistra e nella corsa alla Presidenza della Regione Puglia.

© Riproduzione riservata

 

Sara Fiumefreddo

 

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