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Pregando la Minerva, gli studenti universitari in piazza a Bari contro la Gelmini
28 ottobre 2008

BARI - "Pregando la Minerva”, proprio così. Oggi gli studenti, universitari e non, popolavano la facoltà di giurisprudenza dominata dall'imponente statua pagana che da decenni rassicura i laureandi affamati di sapere. >> Vai alla fotogallery Forti di un numero consistente, in opposizione con le ultime considerazioni del ministro Gelmini, c'erano tantissimi ragazzi di Molfetta ancora una volta e instancabilmente, in protesta contro la legge 133. Gli studenti molfettesi dei licei, ma non solo, si sono riuniti in stazione muniti di striscioni e bandiere, frutto di una neonata creatività, per gremire un treno “sconvolto ma accogliente”. E così, tra uno slogan improvvisato e un battito di mani comune e rumoroso, si sono ritrovati tra il popolo universitario, anch'esso scontento e deluso di un futuro un precario. Le paure si sono fuse in un dettagliato elenco di cambiamenti previsti dal decreto e da una percepibile rabbia generale. Non è mancata la partecipazione di alcuni professori universitari, anch'essi un po' feriti, che sono intervenuti al piccolo dibattito costruendo la loro piramide di malcontenti. Presente, anche se in modo un po' camaleontico, il presidente della regione Nichi Vendola da sempre sensibile ai richiami del giovane popolo studentesco. Questo breve ma caotico incontro è sfociato subito in un corteo tra le strade di Bari guidato dalla immancabile bara dell'istruzione innalzata verso il cielo da alcuni ragazzi. In prima fila anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, caratterizzato da un timido sorriso dipinto sul volto. La stanchezza non ha messo in ginocchio la massa che si è riunita in conclusione a Piazza Prefettura dove, ancora una volta, gli studenti si sono consultati, a loro modo, su una riforma, quella della Gelmini, che proprio non riescono a mandar giù. Non resta loro che pregare la Minerva.
Autore: Roberta Petronelli
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