Ospedale di Molfetta, la Carta di Ruvo non è una priorità
Caro Direttore,
ho letto con molta attenzione la nota apparsa sul Suo autorevole giornale, il 17 giugno dal titolo “Lo Staff dell’ospedale unico di Molfetta”. Mi permetto suggerire allo Staff, di intervenire meno, perché il discorso, su di un argomento molto serio come quello dell’ospedale di 1° livello, sta diventando babelico e confuso.
Mi sia consentito di sottolineare che, i medici sono operatori degli ospedali, che il loro impegno e la loro professionalità, viene da tutti apprezzata, ma non il loro continuo intervento su un problema che, è squisitamente politico. Anche perché i medici, proprio per la loro posizione di operatori, potrebbero generare il sospetto, di essere interessati a soluzioni a loro più confacenti. Umanamente comprensibile, politicamente non.
Posso anche affermare, senza possibilità di smentita che, storicamente nel nostro ospedale, non si è mai verificata una partecipazione ed impegno di medici, così ossessiva. Sempre nella nota dello “Lo Staff dell’ospedale unico”, abbiamo potuto leggere: “si deve solo all’intuito, alla generosità e alla forza propulsiva del dr. Spaccavento” …. “abbiamo rilanciato la posta, chiedendo e ottenendo in firma non solo di salvare l’esistente, ma addirittura la promessa nero su bianco di un Ospedale Unico di Primo Livello, completo di rianimazione”.
Il giorno immediatamente successivo, leggiamo la nota pubblicata da un sito locale: “Inizia lo smantellamento dell’ospedale di Terlizzi”. La carta di Ruvo solo carta igienica, l’ospedale perde la chirurgia. La dura nota, era dei Fratelli d’Italia di Terlizzi. Titolo molto serio e preoccupante. Questi sono i grandi sprechi! Il blocco operatorio di Terlizzi è stato realizzato da poco, è perfettamente a norma ed è costato un po' di milioni!
Mi ha lasciato un po' perplesso, leggere le affermazioni del nostro Presidente della Regione rispondendo ai giornalisti di Barletta, a proposito dell’Ospedale del Nord barese: “Verificheremo se una delle strutture riuscirà ad evolvere in un grande Ospedale che, possa tenere dentro tutte le energie, le forze e le professionalità dei due rimanenti” … “Ovviamente i due Sindaci di Molfetta e Corato, cosa stanno facendo? La guerra Civile”.
A Molfetta il Presidente parlò in modo diverso, facendo capire che per Lui l’Ospedale di 1° livello poteva nascere a Molfetta.
Caro Direttore, se veramente il nostro Presidente ha intenzione di rivedere la ubicazione dell’Ospedale di 1° livello, deve modificare il piano di riordino! In quel Piano, Corato risulta di 1° livello; Terlizzi deve chiudere e Molfetta diventa ospedale di base.
La situazione di Molfetta non è delle migliori; ci sono due delibere non attuative che, vede la Cardiologia chiudere e la Urologia trasferita. Decisioni avventate ed irresponsabili, questi reparti sono indispensabili al territorio, considerata la crescita esponenziale degli anziani. Questi Signori navigano a vista.
Mi è molto piaciuto il commento del Sindaco di Terlizzi, dopo l’incontro con il Presidente Emiliano. Ha parlato solo di Sanità, di risposte da dare alla domanda di salute e di efficienza. Questi sono i veri politici.
Il problema della nostra Sanità, è solo quello di recuperare risorse, eliminare gli sprechi, le inefficienze, potenziando i servizi, finanziare solo interventi sanitari efficaci ed essenziali ed orientare le scelte dei cittadini e dei pazienti. Non è la carta di Ruvo.
Vitangelo Solimini Cittadinanzatttiva TDM