Operazione “Back to Malta”, presunti reati di bancarotta fraudolenta e riciclaggio del “Gruppo Ciccolella” di Molfetta
Eseguite numerose perquisizioni ad opera della Guardia di Finanza di Bari. Indagato anche il presidente del Bari calcio, il molfettese Giancaspro
Il Tribunale di Trani
MOLFETTA – Presunti reati di riciclaggio e bancarotta fraudolenta del Gruppo florovivaistico “Ciccolella” di Molfetta. Indagato anche il presidente della società di calcio Fc Bari 1908, Giancaspro, in seguito alle indagini della Procura di Trani.
«Da questa mattina i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari, stanno eseguendo, su disposizione della Procura della Repubblica, numerose perquisizioni domiciliari con conseguente sequestro di documentazione, cartacea ed informatica, utile alle indagini – dice il Procuratore della Repubblica di Trani dott. Antonino Di Maio, in un comunicato relativo all’operazione denominata “Back to Malta” -.
l soggetti coinvolti nelle dette perquisizioni, sono i tre fratelli Ciccolella (Corrado, Vincenzo ed Antonio) di Molfetta, a cui fa capo il noto "Gruppo Ciccolella", un insieme di società operanti principalmente nel settore della floro-vivaistica.
Sono stati inoltre attinti dalle attività di polizia giudiziaria anche altri soggetti ritenuti legati ai Ciccolella e concorrenti nei reati loro ascritti, come gli avvocati Michele Bellomo e Francesco Quarto di Bari, il commercialista Gianluca Petrera di Bari, nonché Cosmo Antonio Giancaspro di Molfetta.
L'attività perquisitiva – continua il comunicato - è stata adottata per la ritenuta necessità di assicurare la genuinità delle fonti di prova, in relazione ai gravi indizi di reato emersi nell'ambito delle complesse indagini dirette da quest' Ufficio di Procura ed affidate alla dott.ssa Silvia Curione, in ordine a ipotesi di bancarotta fraudolenta e riciclaggio.
Sono già emerse, infatti, dalle indagini dei finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del citato Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, alcune ipotesi di distrazione di fondi della Ciccolella spa (società già quotata in Borsa e fallita nel gennaio 2015) e conseguente riciclaggio degli stessi, tramite complessi passaggi di denaro e quote societarie tra società infragruppo e soggetti operanti in Italia ed in Paesi esteri (Malta e Gran Bretagna).
Le indagini sono ancora in corso».