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Nuovo sequestro dei cantieri navali di Molfetta. Il grido di dolore degli armatori
27 luglio 2016

MOLFETTA - «Solo trenta giorni di tempo (mese di agosto, sottolineo) per mettere a norma ed in sicurezza le suppigne centenarie dei cantieri di Spiaggia Maddalena? E per di più tutto a carico dei titolari dei cantieri navali, i quali pagano fior di concessione al Comune (quadriennale!) ed ora si trovano nell'impossibilità di lavorare proprio nel mese del fermo biologico????

Questa ordinanza commissariale lascia il tempo che trova e non risolverà nulla. I Maestri molfettesi (e i loro Maestri nell'Aldilà) sono vittime di una grande ingiustizia e di un trattamento da criminali!!!!».
Questo il grido di dolore di uno degli armatori da pesca di Molfetta alla notizia del nuovo sequestro dei cantieri navali da parte della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto.

Ricordiamo che dopo il primo sequestro, il commissario straordinario Mauro Passerotti, aveva consentito il dissequestro per permettere ai cantieri di ultimare il lavoro in corso per non danneggiare i pescherecci in manutenzione.

Ora una nuova tegola si abbatte sui cantieri, che dovranno giustamente mettersi in regola, ma hanno bisogno di maggiore tempo per farlo, considerato anche che c’è di mezzo il mese di agosto.

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Adesso ci sono due fattori importanti da non sottovalutare. A prescindere che e' assolutamente vero che bisogna tutelare la categoria ormai in fase d'estinzione, sopratutto se consideriamo l'ormai esiguo numero di pescherecci presenti. E' pur vero che molti ci marciano sopra e collaborano poco alla risoluzione tempestiva delle problematiche sulle deficienze riscontrate dalle autorità competenti. Adesso i cantieri sono chiusi, tra poco più di due settimane ci sarà il fermo pesca. Il fermo pesca , periodo in cui porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana. Periodo in cui gli armatori stessi, ovviamente, prediligono predetto periodo per far effettuare le dovute manutenzione alle proprie unità navali e mantenere tutti i requisiti sulla sicurezza. Adesso ci chiediamo quali sono i cantieri più' vicini a Molfetta affinché la marineria possa recarsi e fare eseguire le dovute manutenzioni e ispezioni? Ragion per cui si prevedono ulteriori perdite per la marineria e relativo indotto. Per concludere, ben vengano anche i controlli quando a seguito degli stessi è stato possibile scovare lavoratori irregolari e interventi mai fatti, sopratutto i controlli per garantire la sicurezza alle persone che vi accedono oltre a non avere nemmeno "le basi" di quei requisiti previsti e necessari che un cantiere navale dovrebbe avere . E non come asserisce qualche fantomatico giornalista che " le attività sono tutte bloccate, coi 30 operai praticamente in ferie forzate”. Quindi a parer mio meglio le ferie forzate e la sicurezza per portare la propria pelle a casa che l'opinione di pseudo giornalista che vorrebbe , nonostante tutto, i cantieri aperti. E' impensabile avere un'attività atrofizzata sulla sicurezza da oltre 50 anni continuando a sversare tutto in mare. Adesso cerchiamo di trovare una soluzione e di capire come si evolverà nei prossimi giorni la faccenda che potrebbe creare non pochi problemi alla marineria e non solo locale.


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