Movimento politico “Area pubblica”: bombe a Molfetta: atto di intimidazione in stile mafioso. Situazione grave: dimissioni del sindaco e commissariamento della città
MOLFETTA – L’esplosione delle bombe ai cantieri di Molfetta è un atto di intimidazione a stile mafioso, secondo il Movimento politico “Area pubblica”.
Ecco il comunicato sull’inquietante e grave episodio sul quale stanno indagando i carabinieri:
«Verso le ore 23,30 di giovedì 9 settembre, la nostra Comunità è stata fatta tremare dall’esplosione di tre potenti bombe. Gli ordigni, per quanto si apprende, sono stati collocati in prossimità (o all’interno) di un cantiere edili e sembra anche nei pressi di una civile abitazione; le modalità con cui sono stati fatti esplodere (due nello stesso posto ed uno a distanza), intervallate da pause temporali brevi e cadenzate, lascia trasparire una pianificata preordinazione che ha tutte le caratteristiche dell’attentato intimidatorio mafioso.
Non è un caso che anche il Procuratore della Repubblica di Trani, dott. Renato Nitti, abbia di recente lanciato l’allarme per la presenza di clan criminali nella BAT e nei paesi limitrofi, rappresentando l’episodio di ieri sera a Molfetta una chiara conferma di tanto.
Non intendiamo usare – giacché scontate – frasi circostanza, come quella di condanna del gesto criminale, ma sottoponiamo seriamente al sindaco l’obbligata soluzione di doverosamente rassegnare le sue dimissioni: sia in occasione degli arresti per corruzione di alcuni componenti dell’amministrazione di cui è capo (inchiesta che interessa numerosi appalti pubblici e nella quale Minervini è pure indagato) ma anche in relazione alle esplosioni di ieri sera, il sindaco ha serbato silenzio tombale, mai rivolgendo alle Autorità competenti, nell’interesse dei cittadini ed a loro tutela, una richiesta di aiuto.
Si dirà che le mazzette e le bombe non si possono frenare prima del tempo, ma il capo politico di una Comunità, salvo che non sia connivente, ha il dovere di prendere in mano le redini della situazione e assumerne la difesa e la tutela.
Oltre a ciò, va rilevato che gli episodi di ieri sono emblematici dello spessore degli interessi economici in gioco, quelli che si muovono nel perimetro di una “certa” edilizia la cui espansione Minervini ha privilegiato in forza di una mirata scelta politico elettorale.
Per tutti questi motivi complessivamente considerati, Area Pubblica ritiene che sussistano anche i presupposti per lo scioglimento del Consiglio Comunale: la Città va subito commissariata, almeno per il tempo che serve, per provare a scardinare un collaudato sistema, le cui radici hanno ormai pervaso e contaminato tutta la pubblica amministrazione molfettese.
La percezione di insicurezza da parte dei cittadini è tanta, ed è accompagnata dal rischio concreto del verificarsi di episodi ben più gravi di quello occorso giovedì sera».