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Molfetta, lo stato di abbandono del Park Club. L'avv. Pansini, uno dei proprietari scrive a “Quindici”
24 giugno 2014

MOLFETTA – Si torna a parlare del Park Club, l’ex lido balneare adiacente allo stadio “Paolo Poli”, abbandonato da anni. Lo fa uno dei proprietari l’avv. Bonifacio Pansini con una lettera al direttore di “Quindici”.

«Egregio direttore

Sono comparse recentemente su facebook alcune foto sullo stato di degrado del “glorioso” Park Club, accompagnate da commenti oscillanti tra la nostalgia e la pubblica denuncia. Certamente non si può che condividere l’indignazione per lo stato in cui ritrova l’immobile, colpito ripetutamente da atti vandalici e delinquenziali, soprattutto dal 2006 al 2013: incendi dolosi, devastazioni, ruberie di impianti, arredi e dotazioni. Nonostante ciò i proprietari del Park Club si sono sempre impegnati nel corso di questi anni ed ancora in questi giorni per ripristinare, a propria cura e spese, i cancelli carrabili e pedonali, i muri perimetrali e le recinzioni metalliche per evitare l’ingresso dei vandali. Ma non hanno potuto eseguire interventi sui corpi di fabbrica per i motivi spiegati di seguito.

L’opinione pubblica deve infatti sapere da quali cause derivi la situazione attuale, pur se ci sono alcuni che fingono di non sapere e lasciano che scivolino tra le righe dei commenti, giudizi larvatamente negativi sui proprietari dell’immobile, talvolta malignamente portatori di oscure finalità.

Ebbene, la situazione in cui si trova l’immobile è la conseguenza  del reiterato diniego opposto dal Comune di Molfetta alle ripetute istanze di esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria dello stabilimento balneare inoltrate dai proprietari: la prima in data 3/10/2008, rigettata il 29/10/2008 e la seconda riproposta in data 12/5/2009, rigettata il 20/5/2009, entrambe con diffida ai proprietari intimata dal Comune a non eseguire i lavori richiesti. Per dirla in modo ancora più chiaro, si è impedito con atti amministrativi di conservare in buono stato l’immobile con le conseguenze che si possono immaginare.  

Va ricordato, invece, che il Park  Club è stato il frutto di una iniziativa privata, nata genuinamente e senza ausilio di fondi pubblici, con l’impiego di risorse e professionalità, profuse da ciascuno dei proprietari nel proprio campo, che hanno consentito di bonificare e trasformare il vecchio compendio immobiliare, da un campo di tiro a volo abbandonato e semidiroccato, a luogo di intrattenimento familiare e di buona amicizia, dotato di nuovi impianti sportivi, per quei tempi, moderni e funzionali. I proprietari sono quelli che, nei tempi belli, hanno offerto alla pubblica utenza un luogo delizioso in cui passare l’estate, dalla prima mattina fino a sera inoltrata, tra giochi, mare e divertimenti, sempre investendo in proprio per valorizzare il luogo. Tanto basti per respingere critiche di inadeguatezza e trascuratezza o illazioni  verso i proprietari che invece hanno subito e continuano a subire, con indignazione, lo stato delle cose... 

La ringrazio se vorrà ospitare queste righe e darne diffusione come  chiarimento per quanti mostrano interesse per la vicenda.

Cordialmente 

Bonifacio Pansini»

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