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Molfetta, al via il prestigioso meeting nazionale di città sane su salute, benessere e qualità della via urbana
11 aprile 2014

MOLFETTA - Due giornate di incontri e dibattiti, amministratori delle più importanti città italiane e insigni esponenti del mondo della scienza e dell'università, oltre a cinquanta tra relatori, moderatori e partecipanti ai working groups. E' il prestigioso Meeting Nazionale Città Sane sul tema “La resilienza delle comunità per promuovere la salute: aprirsi a nuovi stili di vita” organizzato dall'omonima rete di città italiane riconosciute dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e partito questa mattina presso il museo diocesano di Molfetta. Per la città una vetrina importante che accende i riflettori sull'impegno e l'operato dell'amministrazione di centrosinistra targata Paola Natalicchio che ha consentito pochi mesi fa, l'ingresso della città nel direttivo dell'organizzazione (Molfetta è l'unico non capoluogo di provincia presente). Il Meeting (che ruota attorno al concetto di resilienza, cioè la capacità di adattarsi a situazioni non sempre favorevoli, producendo miglioramenti in termini di salute e di ambiente) è stato aperto da un messaggio del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, seguito dai saluti del vescovo, monsignor Luigi Martella: “Il tema di oggi, quello della promozione della salute e l'apertura a nuovi stili di vita è un tema al quale mi sento molto in sintonia e ciò non potrebbe essere diversamente per un uomo di chiesa la resilienza, la capacità che una comunità deve avere per favorire una uno stile di vita sano. Non possiamo che fare riferimento al Vangelo e a Papa Francesco che spesso ci richiama a valori essenzialità, naturalezza delle cose. Molfetta è una città bellissima, che ha tante possibilità e che cerca di garantire una vita sana. Ringrazio il sindaco e la città tutta per essere venuti qui, nel Museo Diocesano, uno dei luoghi più suggestivi della nostra cittadina”.

Parole di elogio per l'iniziativa, sono state spese anche dal governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha partecipato all'apertura dei lavori: “Non posso che far pervenire il mio apprezzamento: promuovere forme di città attiva è fatto lodevole e del resto promuovere la salute è diventato un concetto complicato in un momento in cui per gli amministratori è importante non essere risucchiati dalla voragine della crisi. E' per questo che è importante riscoprire la parola welfare: la risposta più alta e complessa alla tragedia delle dittature e delle guerre. Ma oggi una delle architetture più straordinarie della civiltà è sfregiata dall'austerity. In Europa,  ci sono 125 milioni di persone a rischio povertà, di questi 25 sono bambini e un milione è italiano. Non possiamo accettare di uscire dalla visione della salvaguardia per tutti dei diritti fondamentali. Offerta di salute deve partire dalla conoscenza della domanda. Ebbene: io conosco le ferite di Molfetta e dobbiamo stendere lungo la  sua costa un tappeto di buone pratiche affinché la città possa tornare a tuffarsi nel suo mare”.

Emozionato il sindaco Paola Natalicchio che dopo aver ringraziato alcuni prestigiosi ospiti presenti, tra cui il sindaco di Udine Furio Honsell, si è detta ”orgogliosa che alla nostra città sia stata data questa possibilità. Siamo dentro il direttivo di città sane da pochi mesi e questo è segno di un preciso impegno. Per noi questo appuntamento è l'occasione di incrociare le buone pratiche dei vari comuni sulla qualità urbana, sulle politiche della salute e del welfare del benessere e sulle azioni di resistenza attiva che ogni amministrazione sta pianificando e attuando per assicurare alla comunità sicurezza alimentare, qualità ambientale e prevenzione. Saremo al lavoro insieme: amministratori, esperti e cittadinanza attiva”.

Simona Arletti, invece, presidente Città Sane – OMS, ha presentato l'iniziativa illustrandone i contenuti. La rete città sane è una associazione di Comuni italiani, nata nel 1995 come movimento di Comuni e divenuta nel 2001 associazione senza scopo di lucro, diventando nel 2013 un'associazione riconosciuta anche dalla prefettura.

“La Rete” ha spiegato l'Arletti “ promuove il ruolo e l'impegno dei Comuni italiani nelle politiche di promozione della salute a livello locale. Diffonde e sviluppa il movimento Città Sane a livello nazionale: i Comuni associati mirano a costruire un percorso condiviso di raccolta, analisi e diffusione degli elementi migliori e replicabili delle buone pratiche di promozione della salute, ad esempio in materia di inquinamento delle città, prevenzione di tumori, trapianti, risorse sanitarie.”

La mattinata, moderata da Guglielmo Pepe, responsabile La Repubblica Salute, ha visto anche la partecipazione di Giuseppe Napoli (Federsanità ANCI), Michele Bozzi della OMCeO Bari. In sala presenti numerose scolaresche, associazioni cittadine e rappresentanti delle istituzioni. Il meeting proseguirà per tutta la giornata di oggi e domani. Sono previsti tre gruppi di lavoro: Qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo;Alimentazione, stili di vita e salute e Qualità urbana e relazioni sociali. Nel corso dei lavori parteciperanno numerosi studiosi e amministratori locali di varie città italiane. Domani sarà conferito un premio alle realtà urbane che hanno dimostrato buone pratiche a tutela dello stile di vita dei cittadini.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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