MOLFETTA - Dopo SEL Molfetta, anche la Lista «Emiliano per la Puglia», parte integrante della coalizione di centrosinistra, contesta fortemente la «fuga in avanti» del Partito Democratico con la scelta di presentare l'ex segretario del partito alle primarie. Una mossa politica spiazzante che, però, ha infranto gli accordi politici assunti all’interno della coalizione.
Infatti, nel momento in cui si è deciso di evitare gli accordi tra le segreterie dei partiti per la scelta del candidato sindaco e di puntare sul «più ampio coinvolgimento degli elettori», proprio per «garantire la più ampia partecipazione di candidati, la loro pari dignità ed una condizione paritetica nell’intero processo», questa metodologia dovrebbe essere applicata in modo ortodosso e «lanciata da un comitato promotore rappresentativo, che ne fissi date, regolamento e modalità attuative, oltre che le opzioni programmatiche».
Questa la netta posizione del Comitato cittadino della Lista Emiliano che nel suo comunicato stampa considera la nomina di Abbattista da parte del PD per le primarie del centrosinistra locale una vera e propria «fuga in avanti»: «prevaricando qualsiasi forma democratica, il Partito Democratico ha incautamente individuato e lanciato la candidatura del proprio segretario politico alle elezioni primarie, senza che le stesse siano state indette o regolamentate». Anzi, secondo la Lista Emiliano, «ciò potrebbe pregiudicare fortemente la costituzione di una coalizione ampia, partecipata e paritaria».
«Si evidenzia, inoltre, che la stagione politica che stiamo vivendo dovrebbe consigliare un passo indietro agli apparati delle forze politiche, promuovendo invece pieno supporto ed adesione a rappresentanze significative della società civile che incardino la voglia di rinnovamento della classe dirigente - chiarisce il comunicato -. Il comitato cittadino della lista “Emiliano per la Puglia” si attesta fortemente su tale impostazione, ricordando a tutti che gli avversari stanno “dall’altra parte” ed inoltre che le primarie devono essere di coalizione e che bisogna mettere da parte qualsiasi volontà egemonica».
Repentine saranno le evoluzioni politiche nel centrosinistra locale: da un lato potrebbe essere stata innescata la frattura tra i vari partiti (poco auspicabile), dall’altro il centro del centrosinistra, come già annunciato da Quindici, potrebbe confluire su un nome della cosiddetta “società civile” da contrapporre ad Abbattista per le primarie.
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