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Lettera aperta di Erika Cormio, candidata del Pd di Molfetta al consiglio regionale
18 aprile 2015

MOLFETTA – La candidata del Partito Democratico al consiglio regionale, Erika Cormio, ha diffuso una lettera aperta per spiegare il motivo della sua scelta:

«Cara Molfetta, ti voglio bene e ti dico perché.

Ti voglio bene come una figlia vuol bene alla propria madre e al proprio padre. Sono figlia di questa città con l’orgoglio e l’alto senso del rispetto che ciascuno di noi dovrebbe avere. Voglio bene a questa città perché se oggi sono quella che sono lo devo anche a te, Molfetta.

Una città straordinaria lo sei ai miei occhi da sempre, con le tue tradizioni, i tuoi profumi, i tuoi colori, la tua storia. Una storia di cui io faccio parte, di cui voglio continuare a far parte e che voglio umilmente contribuire a scrivere.

Ti voglio bene Molfetta perché vedere ogni giorno il fruttivendolo sotto casa, il commerciante, l’imprenditore alzarsi, aprire la serranda della sua attività e iniziare la sua giornata mi riempie di orgoglio.

Ti voglio bene Molfetta perché sei la città nella quale sono cresciuta e cresceranno i miei figli. E perché sei la città nella quale, con tanto sacrificio, sto costruendo il mio futuro. E come me tanti altri giovani.

Ti voglio bene Molfetta perché sei una città che non molla, che resiste, piena di energie, di forze propulsive, di risorse, di speranze che aspettano solo di essere ascoltate e colte.

Ti voglio bene Molfetta perché, nonostante i tempi critici, mi dai sempre un buon motivo per rimanere ed uno in meno per andar via.

E allora alla domanda oramai ricorrente “perché lo fai”, rispondo perché voglio bene alla mia città. E ancora alla domanda “sei sicura”, rispondo si, ECCOMI , con tutta la forza d’animo, l’entusiasmo, la passione, l’energia e la commozione di cui dispongo. 

Il PARTITO DEMOCRATICO, il mio partito, mi ha scelta come candidata alle prossime elezioni regionali, a sostegno di Michele Emiliano. Io ho accettato. Ma prima ancora mi sono messa a disposizione. E l’ho fatto per spirito di servizio e per il sincero affetto che nutro tanto verso il mio partito quanto e soprattutto verso la mia città.

Senza ambizioni, senza interessi, eccetto uno, il bene di Molfetta.

Ed è per questo che mi onora profondamente rappresentare la mia città e il mio partito in questa competizione elettorale.

Molfetta conta ed è degna di contare. Il mio desiderio è quello di far emergere la nostra città schiacciata dai noti problemi che sembrano sempre complicati ed irrisolvibili ma che meritano, invece, la giusta attenzione.

Il mio approccio ai problemi sarà libero da condizionamenti e da interessi tipici da campagna elettorale e da raccolta del consenso, diretto solo e sempre a risolvere concretamente le questioni che ci attanagliano e per cui la Regione ci ha spesso lasciati soli.

Si, è questo l’approccio della mia generazione abituata a lottare e ad impegnarsi ogni giorno e a scontrarsi con i problemi reali, ben consapevole che nessuno ci regali niente.

La mia candidatura si pone nel solco del cambiamento passando per l’idea di rinnovamento disegnata dal mio segretario Matteo Renzi. Un cambiamento che vien richiesto a gran voce e di cui io proverò a farmi promotrice, portavoce e degna rappresentante. Un cambiamento che restituisca dignità e serietà alla politica.

Il mio è un patto generazionale che parte da lontano ma guarda al futuro.

Credo nel progetto politico di Michele Emiliano e credo ancora nella buona politica, come missione e non di certo come mestiere.

Non faccio promesse eccetto una. Prometto di impegnarmi seriamente, umilmente e coraggiosamente per la mia città affinchè possa adeguatamente rappresentare le sue istanze. E prometto ancora di impegnarmi per la Puglia, la mia e la nostra Puglia.

Chiudo, facendo mia una frase di Paolo Borsellino che così recita “è normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio”. 

Io ho scelto di avere coraggio. Il coraggio di esserci, di non tirarmi indietro, di mettermi a servizio della mia comunità, della mia generazione, della mia città.

Oggi chiedo a Molfetta di credere in me, nel mio impegno, nel mio progetto, nel mio coraggio.

E chiedo a Molfetta di accompagnarmi non solo durante questo lungo percorso ma soprattutto dopo.

Sono una giovane donna che ci sta mettendo il coraggio, la competenza, la passione, l’entusiasmo e la speranza. Non lasciatemi sola.

Con affetto.
Erika Cormio
».

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