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Le strade della Liberazione, il 25 Aprile a Molfetta
26 aprile 2021

 MOLFETTA - Un pericolo scampato, un passato non potrà più tornare, una Repubblica forte, una democrazia consolidata. Effimero ed estemporaneo questo pensiero: la democrazia è un valore da difendere, la Repubblica è una conquista che non deve essere messa in pericolo per raggiungere la quale uomini e donne, hanno sacrificato la loro vita.

E non è retorica ricordarlo, non è un cliché che deve ripetersi ogni 25 Aprile: ci sono stati ragazzi e ragazze che non sono mai diventati adulti, che hanno visto la loro vita distrutta, il loro amore cadere sotto i colpi dell’efferata pazzia fascista.

A loro, ai partigiani antifascisti, a chi si oppose consapevolmente, armato soltanto di valori irrinunciabili, è dedicato ogni 25 Aprile.

E a chi cerca di negare l’innegabile, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha dedicato quest’anno “Le strade di Liberazione”, un fiore da deporre sotto le targhe di vie dedicate ad Antifascisti e Partigiani, un fiore che è impegno al ricordo, al voler trasmettere la memoria di un passato che si vuole cancellare, che è scomodo per chi vuole negare la realtà storica che ha portato alla follia, allo sterminio.
Nell'ambito delle manifestazioni del 25 Aprile va segnalata anche l'iniziativa di Rifondazione comunista e Compagni di strada che hanno chiesto, con successo, ai cittadini di attaccare dei manifesti ai balconi con la scritta “ovunque sia liberazione-viva il 25 aprile” (vedi foto).

Oggi più di ieri, meno di domani, l’obbligo è ricordare, è tramandare. Oggi è una necessità ed un dovere ancora più urgente. Per questo, anche a Molfetta l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo.

Ed allora appuntamento ai giardini di fronte alla scuola elementare “Rosaria Scardigno”, un gruppo vociante e festante che, pur rispettando le imposizioni COVID, non ha voluto disertare questo appuntamento, un gruppo eterogeneo: genitori con figli adolescenti, ragazzi impegnati nel volontariato sociale e poi loro… Le nostre speranze, il nostro futuro... i bambini accompagnati dai nonni, loro, piccoli antifascisti in erba.

Ed è a loro, ed a coloro che hanno rinunciato al tempo di un pomeriggio primaverile, è affidato il testimone.

Ora e sempre 25 Aprile.

“E questo è il fiore del Partigiano, morto per la Libertà”.

© Riproduzione riservata

Autore: Beatrice Trogu
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