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Lavori allo stadio, arriva il mea culpa dell’amministrazione comunale di Molfetta: presto saranno pronte le gradinate Per l’assessore ai Lavori pubblici Caputo, la colpa è delle società sportive che conoscevano la situazione
20 ottobre 2018

MOLFETTA – Arriva il mea culpa da parte dell’amministrazione comunale e dell’instancabile assessore “cantiere perenne” Mariano Caputo: “saranno ultimati già nelle prossime settimane i lavori alle gradinate dello stadio Paolo Poli di Molfetta. Come è noto lo stadio, ristrutturato e riqualificato, è stato riaperto alla fine di agosto nonostante ci fossero alcune aree ancora sottoposte a lavori. Decisione assunta dall’amministrazione comunale per rispondere alle istanze delle società sportive locali e far disputare le partite di Campionato a Molfetta”.

Si ritrovano, infatti le critiche dell’opposizione che aveva fatto rilevare come i lavori, già avviati dalla passata amministrazione di centrosinistra, fossero incompleti, compresi gli spogliatoi. Ma la necessità della propaganda e dell’inaugurazione in pompa magna aveva avuto il sopravvento.

Dopo l’ultimo episodio della partita di Coppa Puglia tra Virtus e Borgorosso disputata a porte chiuse con la rabbia dei tifosi che non erano stati avvisati, arrivano le spiegazioni dell’amministrazione comunale, che, in realtà, sono un mea culpa: «L’amministrazione – precisa l’assessore ai lavori pubblici, Mariano Caputo in un comunicato diffuso dall’ufficio propaganda e dall’addetto stampa del Comune, che da sempre magnifica le opere dell’assessore - è andata oltre quelli che sono i suoi poteri pur di andare incontro alle esigenze delle società sportive rendendo fruibile il campo di calcio, la tribuna e due spogliatoi per le squadre di calcio. Questo per evitare che, anche quest’anno, le società di Molfetta fossero costrette a giocare in altre città. I lavori alle gradinate e i loro tempi di esecuzione erano ben noti alle società sportive e comunque saranno ultimati nel più breve tempo possibile. Quindi evitiamo falsi ed inutili allarmismi su vicende che nulla attengono all’amministrazione comunale ma che coinvolgono l’applicazione delle normative in materia di ordine pubblico di competenza di altri organi. Ciò che conta è l’aver realizzato e riqualificato una infrastruttura sportiva di rilevanza nazionale che ha suscitato anche l’interesse della stampa di settore (o di regime?, ndr). Stiamo passando dalla decadenza delle strutture sportive cittadine a strutture moderne e sicure. Questo è il dato che conta».

E vai con la propaganda dell'assessore attivissimo nei lavori pubblici da meritarsi appunto l'appellativo di "cantiere perenne": i nostri predecessori sono dei somari, solo noi siamo bravi. Meno male che ci avete votato. Ma al trasformista politico assessore ai lavori pubblici Caputo farebbe bene una buona cura di fosforo, come consigliavano le nostre nonne, per rinfrescargli la memoria: lui ha governato per 10 anni con il centrodestra del sindaco Antonio Azzollini e quindi la "decadenza" delle strutture sportive è anche "merito" suo. E' bene ricordarlo anche ai cittadini di Molfetta: "Quindici" quello che gli altri non dicono.

In conclusione, la colpa è delle società sportive, non dell’amministrazione comunale che non è riuscita a consegnare lo stadio per tempo (mancano ancora le porte, col rischio di atti di vandalismo). Insomma, anche a Molfetta Salvini e la Lega, per i quali la colpa è sempre degli altri, hanno fatto scuola. Ma la verità, che l'assessore chiama "falsi e inutili allarmismi", viene sempre a galla, anche grazie all'opposizione e alla libera stampa.

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