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La Pastorale giovanile di Molfetta di Molfetta approda su Avvenire Il 9 dicembre il quotidiano ha pubblicato diverse iniziative per i giovani in questo strano Avvento. Tra queste, trova spazio “Parola di Giovani” della Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi
10 dicembre 2020

 MOLFETTA - Raccoglie consensi il format social proposto dal Servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Nella giornata del 9 dicembre, sul noto quotidiano ecclesiastico “Avvenire”, sono state pubblicate diverse iniziative, messe in atto nei primi giorni di questo “strano” Avvento. Tra queste, ha trovato spazio la proposta diocesana “Parola ai Giovani”.

Nata sullo scadere dello scorso anno liturgico, la rubrica social “Parola ai Giovani”, voluta dai membri della Consulta di Pastorale Giovanile e dalla Redazione Giovani di “Luce & Vita”, ha ben presto catturato l’attenzione delle diverse realtà del territorio.

Didattica a distanza, smart working, lauree online, contributi per trasmettere in diretta Facebook le Messe parrocchiali. Sono stati tanti i contributi provenienti dal mondo giovanile servendosi della tecnologia e dei social. E un esempio virtuoso dell’utilizzo di questi mezzi è proprio il progetto “Parola ai Giovani”. Con le maiuscole in bella vista, a ricordare la provenienza e la paternità del progetto. Sin dai primi di novembre, alcuni giovani hanno sperimentato la bellezza di commentare la Parola domenicale sulla “pubblica piazza”, quali sono le pagine ufficiali Facebook e Instagram della PG Diocesana.

Un esperimento riuscito, dato che sempre più giovani si sono affacciati ai commenti, interagendo e condividendoli con i loro compagni parrocchiali e nei gruppi WhatsApp dove spesso ci sono ragazzi che magari non andranno in Chiesa ma si sono incuriositi nel leggere diversamente il “solito” Vangelo.

Tutto ciò ha scaturito l’interesse del quotidiano “Avvenire” che ha sposato il progetto diocesano, pubblicandolo tra le novità di questo “strano” Avvento.

Un’iniziativa voluta per restituire la parola ai giovani. Quei giovani che, come tutte le fasce della popolazione, hanno subito le restrizioni e si sono rifugiati nel mondo in cui potrebbero fare da insegnanti ai grandi, quel mondo in cui il virus ci ha catapultato ancor di più di prima: i social e la rete internet.

Per l’Avvento e il Tempo di Natale sino al 10 gennaio prossimo, i membri della Consulta di Pastorale Giovanile, della Redazione Giovani di “Luce & Vita” insieme ad alcuni esponenti delle diverse associazioni diocesane, hanno ideato alcuni post con l’obiettivo di commentare quotidianamente il Vangelo.

Tante teste diverse, tanti commenti laici al Vangelo. Tutte le associazioni giovanili diocesane rappresentate da almeno un post della rubrica social. Un’iniziativa giovane e natalizia, a portata di tutti, in un momento storico complicato.

Essere Pastorale Giovanile, attraverso questa rubrica social, significa far abitare e coesistere tante realtà giovanili diocesane verso l’unica meta. Come un piccolo presepe dove i ricchi Re Magi, i propositivi commercianti, i vivaci uomini della locanda, gli umili pastori e i festosi zampognari si dirigono verso la grotta. Essere Pastorale Giovanile significa abbracciare tutti. Come dopo la vittoria di un estenuante – ma pur sempre allegro - gioco di tombola natalizio. Essere Pastorale Giovanile accende una luce sui giovani di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Come le bellissime luminarie natalizie la cui luce anima la vista e scalda il cuore di chi le contempla.

Sarà certamente un Avvento diverso per i giovani. Ci saranno, probabilmente, case meno luminose, meno confusionarie con il via vai di parenti e lo shopping sarà meno frenetico. Magari la tombola converrà organizzarla su qualche piattaforma online, mentre i canti di Natale saranno sparati nelle cuffie. Ritroveremo nel silenzio, allora, l’essenzialità che contraddistinse la nascita di Gesù. Un silenzio contempl-attivo, per dirla con un’espressione al tanto caro don Tonino Bello, carico di speranza e con giovani in cammino desiderosi di vivere a pieno il periodo forte prenatalizio. Un cammino che non si potrà fare in piazza. Ma è contagioso ciò che è stato creato sulla “pubblica piazza” dei social dai giovani.

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