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La Guardia costiera di Molfetta sequestra un pesce spada e 400 ricci
26 ottobre 2016

MOLFETTA - Prosegue senza sosta l’attività della Capitaneria di Porto di Molfetta diretta al controllo e alla repressione degli illeciti nel settore della pesca.

Nei giorni scorsi il personale militare ha condotto diverse operazioni di Polizia Marittima tese, in particolare, alla verifica, secondo le vigenti nuove normative di settore, della corretta etichettatura e tracciabilità del prodotto ittico immesso sul mercato e destinato al consumatore finale.

Due risultati significativi sono stati: il sequestro e la distruzione, mediante conferimento a ditta municipalizzata di smaltimento, di circa 6 kg di prodotto ittico venduto in ambito portuale senza alcuna autorizzazione e poi, in un’altra occasione, è stato sequestrato, a bordo di un furgone, in transito nel porto, un esemplare di circa 35 Kg di Pesce Spada (xiphas gladius) privo di qualsiasi documento che ne comprovasse la provenienza. Lo stesso, dopo l’adeguato controllo da parte del veterinario è stato devoluto in beneficienza ad enti assistenziali.

Degna di nota è stata, infine, un’attività congiunta con il Comando Carabinieri di Molfetta, durante la quale sono stati rinvenuti a bordo di un’autovettura 400 ricci di mare di cui è risultata ignota la provenienza. Gli echinodermi sequestrati sono stati rigettati in mare perché ancora vivi.

I trasgressori, nelle varie operazioni, sono stati sanzionati per un’ ammontare complessivo di € 4.500.

Rimane alta, dunque, l’attenzione della Capitaneria nei confronti dei prodotti della pesca immessi sul mercato e destinati alla tavola dei cittadini affinché sia certa, sicura, tracciata e legale la loro provenienza.

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