La fascia di rispetto cimiteriale a Molfetta e la nuova espansione? Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – “Al C.A. del Direttore e alla Redazione tutta. E’ fondamentale fare una premessa”, scrive un lettore a “Quindici”
Come ben sapranno il "Testo unico delle leggi sanitarie", ex regio decreto n. 27 luglio 1034, n. 1265, con l'articolo 338 co. 1, vieta di costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto cimiteriale
("I cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato).
Quindi detto quanto sopra sembra ovvio che dovrebbe essere vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di ALMENO 200 metri dal perimetro dell'impianto cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici vigenti nel comune o, in difetto di essi, comunque quale esistente in fatto, salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge.
L'apposizione del vincolo di cui sopra persegue una molteplicità di interessi:
1° la tutela di esigenze igienico sanitarie;
2° la tutela della sacralità del luogo
3° l'interesse a mantenere un'area di possibile espansione del perimetro cimiteriale.
Per tali ragioni, quindi caro Direttore, secondo costante giurisprudenza amministrativa recentemente ribadita, il vincolo di inedificabilità previsto dalla norma citata deve considerarsi di carattere assoluto e tale da imporsianche su contrastanti previsioni del piano regolatore generale non consentendo - pertanto - di allocare all'interno della fascia di rispetto, né edifici destinati alla residenza, né altre opere non precarie comunque incompatibili con i molteplici interessi sopra menzionati che tale fascia intende tutelare (V. da ultimo Consiglio di Stato, sez. V, n. 205/2017).
Fermo quanto sopra esposto, infine, si evidenzia tuttavia che il consiglio comunale sicuramente avrà approvato, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri quando ricorrano determinate condizioni, ossia:
1.a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale di Molfetta che, per particolari condizioni locali, non sia possibile provvedere altrimenti?
- b) l'impianto cimiteriale di Molfetta sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale, sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari (art. 338, co. 4, t.u. leggi sanitarie) – inoltre "vedi vicolo fondo Favale"?
Ecco alla luce della nuova costruzione nonché “residence” nelle immediate vicinanze, chiediamo se quest’ultimo complesso fosse davvero a debita distanza e se, alla luce di quanto detto descritto, non andrebbero eliminati almeno quei ruderi e dare il giusto spazio e la giusta viabilità lungo la zona prospicente “ad est e sud” del cimitero stesso dove è stato creato un altro ingresso?
Speriamo in una risposta del Sindaco o dell’Assessore preposto o dall’Ufficio Tecnico o ASL e che ci tolgano questi dubbi. Saluti».