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L'ex sindaco di Molfetta Paola Natalicchio replica al segretario del Pd De Nicolo: dice solo insinuazioni e menzogne. Non ho mai avuto paura di decidere
28 maggio 2016

MOLFETTA – In attesa di decifrare il labiale del segretario del Pd di Molfetta Piero de Nicolo, nell’ormai virale flop del pesce, l’ex sindaco Paola Natalicchio ha già risposto a quella che appare la più grossa bufala detta in politica. Quando non si parla di insinuazioni e menzogne, come scrive la Natalicchio. E qui il Pd sembra voler continuare masochisticamente a fare harakiri.

Sembra che De Nicolo abbia affermato che la Natalicchio sia scappata per paura di dover rifare l’appalto del porto, come avevano sostenuto i legali del Comune. Insomma, questa giustificazione appare più una trovata da buon avvocato quando è costretto a difendere l’indifendibile Pd.

Ecco la risposta della Natalicchio: «E così il Partito Democratico insiste sulla strada delle insinuazioni e della menzogna e dice - tra le tante cose - che mi sono dimessa perché non ho voluto affrontare la questione del destino del contratto del Porto. Insomma, secondo il Pd avevo paura di decidere su questa e su altre questioni.
Tutto mi potete dire di questi tre anni. Ma non che ho avuto paura di decidere. Sul Porto esiste un parere pro veritate molto recente del legale che assiste il Comune. Le mie dimissioni non c'entrano nulla con le questioni tecniche né con la paura di governare.
Abbiamo firmato con coraggio decine di provvedimenti utili alla città: piscina, transazione Multiservizi, centro anziani, centro disabili, il progetto dei lavori di messa in sicurezza del Porto stesso. Non ci siamo mai tirati indietro.
Le dimissioni riguardano le condizioni politiche in cui sono stata lasciata, a partire dal Partito Democratico. Riguardano i consigli comunali con i numeri che sono saltati. Riguardano un centrosinistra che si era rotto. Riguardano i giostrai del tagadà sempre pronti a farci saltare in una instabilità continua. Riguardano il voto umiliante del Pd con il centrodestra sull'ospedale.
Riguardano le bugie sul bilancio 2016 che il Pd non voleva più firmare dopo che i suoi assessori lo avevano scritto con me e con tutta la giunta. De Nicolo lo sa bene. Il Pd lo sa bene. Adesso basta. Siete stati bravi. Mi avete mandato a casa. Vediamo cosa sapete fare voi, adesso.
Negare l'evidenza non vi aiuterà a costruire la Molfetta del futuro.
Post Scriptum: l'assessorato agli Appalti e ai Contratti, nella mia giunta, dal 2013 fino alla fine, è sempre stato coordinato dal Partito Democratico. Sconsiglio al Pd di smarcarsi da se stesso. Suona semplicemente come una musica stonata
».
L’accusa di aver paura di decidere, un altrettanto bravo avvocato come De Nicolo, la smonterebbe in due minuti nel contraddittorio: il Pd non aveva accusato la Natalicchio di decidere da sola senza consultare il partito? Più contraddizione di così?

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