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L’azione Cattolica diocesana plaude all’iniziativa di Ruvo per la cittadinanza civica per i minori nati in Italia da genitori stranieri. Invito sullo ius soli anche a Molfetta dopo il rifiuto del governo di destra di affrontare il problema
18 dicembre 2018

MOLFETTA - L’Azione Cattolica della diocesi di Molfetta – Ruvo di Puglia – Giovinazzo – Terlizzi plaude all’iniziativa messa in campo dall’amministrazione comunale della città di Ruvo di Puglia “Vivo a Ruvo. La mia città”, che si terrà domani, mercoledì 19 dicembre, alle ore 17 presso l’auditorium della scuola Giovanni XXIII.

Durante il convegno pubblico sarà infatti conferita la cittadinanza civica a tutti i minori nati in Italia da genitori stranieri e residenti a Ruvo di Puglia, mantenendo così l’impegno assunto dalla massima assise cittadina lo scorso 21 maggio quando, in Consiglio comunale, veniva approvata una delibera a sostegno dello “Ius soli”.

Pur nel rispetto della laicità dell’operato della politica e dell’amministrazione ruvese, è doveroso ricordare che proprio l’Azione Cattolica, nello scorso anno associativo, ha a lungo riflettuto sul tema dello ius soli, invitando esplicitamente le quattro amministrazioni comunali della diocesi ad esprimersi ufficialmente a favore di questa norma che, di fatto, andrebbe a regolamentare quanto già è realtà, considerando che nelle nostre comunità scolastiche (e anche parrocchiali) la presenza di minori stranieri è ormai ordinarietà.

E’ vero! Si tratta solo di un gesto simbolico che nulla cambierà per le vite di questi minori, soprattutto in materia di riconoscimento di diritti. Ma forse mai come in questo momento storico è necessario riempire l’azione politica di gesti forti, significativi, in grado di contrastare la grettezza con la bellezza, in grado di spiegare ai singoli cittadini che il tempo delle città “fortezza” è passato e che oggi la comunità locale deve contenere in sé i colori, i profumi e le storie dei cittadini del mondo.

Attendiamo fiduciosi che anche i comuni di Molfetta e Giovinazzo possano conferire la cittadinanza civica ai minori “cittadini di fatto” e, nel frattempo, speriamo che a Terlizzi, dove il Consiglio comunale non ha approvato nessun atto a sostegno dello “ius soli”, possa partire un movimento dal basso finalizzato al conseguimento di tale obiettivo».

In realtà la maggioranza di destra del consiglio comunale di Molfetta non ha accettato la proposta, mascherando una vena di razzismo che si rivela ogni volta che si parla di migranti. Da città dell’accoglienza, Molfetta rischia di diventare città dell’esclusione. Occorre prendere esempio da Ruvo di Puglia che in questa e in altre occasioni, sta dando dei punti a Molfetta.

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