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L’Alternanza Scuola-Lavoro da un’altra prospettiva: studenti di Molfetta al Workshop Alternanza Day presso l’Istituto “Panetti-Pitagora” di Bari
22 dicembre 2017

MOLFETTA - Tra le novità della riforma renziana della "Buona Scuola", l'Alternanza Scuola-Lavoro è sicuramente la più dibattuta: a prime esperienze svolte, l'I.I.S.S. "Marco Polo" di Bari ha pensato bene di organizzare il Workshop Alternanza Day, tenutosi martedì 19 dicembre presso l'Istituto Tecnico Panetti-Pitagora di Bari, cui una rappresentanza di studenti del Liceo Classico "Leonardo Da Vinci e del Liceo Scientifico "Albert Einstein" di Molfetta, assieme al professor Emmanuele Colonna e alla dirigente scolastica Anna Margherita Bufi, ha preso parte.

Un'occasione di confronto, di dibattito, di ascolto, di socializzazione e di crescita mirata alla valutazione e al miglioramento di quelli che sono i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro verso cui gli istituti della provincia di Bari si stanno orientando.

Una serie di interventi, tra i quali la dott.ssa Rosa Scarcia, dirigente dell'istituto "Marco Polo" e della Rete Get, la dott.ssa Anna Cammalleri, direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Puglia, la dott.ssa Eleonora Matteo, dirigente del “Panetti-Pitagora”, la dott.ssa Urlike Tietze, responsabile Network Startnet, il dott. Antonio Guida, della Network Startnet e Valerio Fresa, rappresentante della Consulta Provinciale, ha dato il via all'incontro, nel quale la tematica è stata trattata nella sua globalità. Cinque i tavoli di lavoro e altrettanti gli aspetti dell'Alternanza Scuola-Lavoro analizzati: la coprogettazione dei percorsi, l'indice di qualità, lo Statuto, la dimensione orientativa e la valutazione e il monitoraggio.

Adriana Mitoli della II B del Classico, che svolge l'Alternanza presso l'Ordine degli Avvocati di Trani, Sara Fiumefreddo della II A del Classico, che svolge l'Alternanza presso l'azienda editrice "L'Immagine" di Molfetta e Giuseppe Altomare della 4^A dello Scientifico, che svolge l'Alternanza presso l'Istituto di Cristallografia di Bari, hanno prediletto l'ultimo punto, quello della valutazione e del monitoraggio dei percorsi, sul quale hanno discusso insieme ad altri studenti e docenti della provincia che hanno aderito all'iniziativa.

I dibattiti di ciascun tavolo di lavoro si sono svolti parallelamente in aule diverse. Nel tavolo di lavoro scelto dagli studenti molfettesi a turno ciascun ragazzo, e ciascun insegnante, avvalendosi dell' esperienza personale, ha raccontato, in maniera più o meno dettagliata, il proprio percorso di alternanza e ha avanzato proposte, critiche e suggerimenti che possano dare un valore aggiunto a questa esperienza, che talvolta viene considerata soltanto come un monte ore de esaurire il prima possibile . È emerso che diversi ragazzi sono insoddisfatti della propria esperienza o per la mancanza di corrispondenza fra i propri interessi o il proprio percorso di studi con l'attività di alternanza o per la scarsa collaborazione instauratasi con i compagni di gruppo e con i propri tutor; altri studenti, invece, hanno mostrato entusiasmo per il percorso che stanno svolgendo, conforme alle  proprie attitudini e vissuto in una rete di rapporti positivi.

Il confronto tra le due generazioni è stata la peculiarità dell'attività, perché è dall'unione delle idee di studenti e insegnanti che si è riusciti a trasformare le pecche in punti di forza: gli insegnanti hanno infatti invitato i ragazzi a non condannare un percorso che non rispecchia i propri interessi, sia perché potrebbe essere motivo di scoprire inclinazioni nascoste, sia perché potrebbe essere un aiuto a capire ciò per cui non si è affatto predisposti, sia perché il rispetto dei tempi di consegna, la puntualità e la precisione sono requisiti validi per qualsiasi ambito lavorativo. Dallo scambio di idee, è venuto fuori anche che sovente si tende a confondere l'Alternanza Scuola-Lavoro con l'apprendimento di un mestiere o di una professione: l'Alternanza, invece, va interpretata come un'opportunità per comprendere il funzionamento di un'azienda e le dinamiche del mondo del lavoro, che è un punto interrogativo per i giovani di oggi.

Con tanti punti interrogativi ha avuto inizio l'esperienza: punti interrogativi di ragazzi e docenti che sono diventati punti fermi da cui (ri)partire con una marcia in più. Quella marcia di cui parlava Spinoza, che sosteneva che "non ridere, neque lugere, neque detestari, sed intelligere": una volta capito, il gioco è fatto.

Al termine del dialogo, un referente per ogni gruppo ha illustrato in plenaria i concetti chiave emersi: l'incentivo della collaborazione fra l'ente, la scuola e la famiglia , l'osservazione delle norme che tutelano la sicurezza ambientale del posto di lavoro, la diminuzione delle spese per i trasporti a carico degli studenti, una più equilibrata distribuzione delle ore da svolgere e l'approccio all'esperienza, che deve assumere una prospettiva diversa per studenti e docenti, i quali dovrebbero entrare nell'ottica di cogliere dall'Alternanza ciò che essa offre, con i suoi limiti e con le sue caratteristiche.

Ecco l'importanza di vedere le cose da un’altra prospettiva.

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