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Insulti e minacce grilline: flash mob dei giornalisti questa mattina davanti alla Prefettura di Bari
13 novembre 2018

ARI - “Infimi pennivendoli”, “sciacalli”, “puttane”. Le parole di Di Maio e Di Battista sono ben distanti dall’articolo 21 della Costituzione. Glielo diranno tutti insieme i giornalisti di Puglia con un flash mob questa mattina alle 12 davanti alla Prefettura di Bari (c.so Vittorio Emanuele). I giornalisti porteranno in piazza i nostri tesserini e l’orgoglio di fare una professione fondamentale per la nostra democrazia, che i cialtroni temono. La manifestazione riveste carattere nazionale e si svolgerà – promossa dalla Fnsi – davanti alle Prefetture di tutti i capoluoghi di regione.

"L’incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia". Così dice il presidente Mattarella.

"Basta attacchi all'articolo 21 della Costituzione, giù le mani dall'informazione". Anche i giornalisti pugliesi si mobilitano in difesa della libertà di stampa e di informazione e a tutela della dignità della categoria. "Gli insulti e le minacce di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, - affermano i presidenti di Assostampa, Bepi Martellotta e dell'Ordine dei giornalisti della Puglia, Piero Ricci - hanno superato ogni limite. Per questo Assostampa Puglia e Ordine dei giornalisti di Puglia aderiscono alla manifestazione nazionale indetta dalla Federazione Nazionale della Stampa, condivisa dall'Ordine dei Giornalisti, che ha promosso il flash mob #GiùLeManiDallInformazione, aperto non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che considerano l'informazione un bene essenziale per la democrazia".

Una manifestazione per la libertà non solo dei giornalisti, ma di tutti i cittadini contro le arroganze del Movimento 5 Stelle che vuole cancellare queste libertà, aprendo la strada a un regime, dove non esiste la libertà di critica ai politici.

Dopo aver insultato per anni tutti i governi e i politici che li hanno preceduti, i grillini non ammettono critiche al loro operato, ma non tollerano nemmeno che i giornalisti raccontino la cronaca, soprattutto quando si riferisce a un loro esponente come il sindaco di Roma Virginia Raggi.

Occorre respingere questi attacchi alla libertà e alla democrazia di chi parla di “governo del cambiamento”. In peggio, per l’Italia e gli italiani.

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