MOLFETTA - Un uomo ricoverato in prognosi riservata al San Paolo di Bari in gravi condizioni, la moglie al Presidio ospedaliero di Molfetta. Due le vittime dell’incidente avvenuto di ieri mattina alle ore 10,30 su via Giovinazzo, proprio nelle vicinanze del Pala Panunzio. Sul luogo del sinistro sono subito intervenuti alcuni agenti del Comando della Polizia Municipale di Molfetta, altre ai mezzi di pronto soccorso.
Secondo una prima ricostruzione, un’autovettura nell’immettersi su via Giovinazzo avrebbe involontariamente e presumibilmente provocato l’incidente con un motociclo che sopraggiungeva nello stesso senso di marcia. Il conducente e la passeggera sarebbero poi caduti per terra riportando gravi lesioni (l’uomo ricoverato a Bari, la donna a Molfetta).
Del sinistro è stato informato il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Giuseppe Maralfa, titolare delle indagini, poi affidate al Comando di Polizia Municipale che svolgerà l’attività investigativa come polizia giudiziaria.
A quanto pare, il Comando sarebbe in possesso di un filmato da cui poter ricavare preziose informazioni sulla dinamica del sinistro. Secondo indiscrezioni, dallo stesso filmato sarebbe emerso un altro particolare sconcertante: la presenza sul luogo del sinistro di numerose persone che, però, pare si siano dimostrate piuttosto reticenti sull’accaduto. Infatti, fino ad oggi, nessuno ha rilasciato una testimonianza, pur frammentaria o anche in forma anonima, al Comando di Polizia.
Tuttavia, sarebbe opportuno che chiunque avesse assistito al sinistro e potesse fornire delle informazioni importanti per lo svolgimento delle indagini, adempisse al suo preciso dovere civico, oggigiorno davvero inesistente (è luogo comune, ormai, fuggire dal luogo del sinistro o non aiutare le vittime dell'incidente). Del resto, eviterebbe di incappare in alcune sanzioni del Codice della Strada (soprattutto, se il Comando fosse in possesso del filmato).
Allo stesso tempo, le Forze dell’Ordine auspicano che l’autore del sinistro possa costituirsi quanto prima, ricordando i reati di omissione di assistenza e soccorso e d’inottemperanza all’obbligo di fermarsi in caso d’incidente con danno alle persone, fissati e sanzionati dal Codice della Strada. Anche in questo caso, l’eventuale filmato rappresenterebbe una prova schiacciante.
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