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In primo piano lo scempio selvaggio dei pini a Molfetta sull’ultimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola
27 aprile 2024

 MOLFETTA – E’ dedicato allo scempio selvaggio di alberi a Molfetta il nuovo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola in questi giorni.
A cominciare dall’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis “Tagli selvaggi: meno verde, più cemento” alla vignetta del nostro Michelangelo Manente “Noi amiamo il verde”. Naturalmente anche la copertina di Mauro Germinario, fotografo di “Quindici”, mostra un operatore che con la motosega trincia uno dei pini condannati a morte dall’amministrazione comunale.

L’articolo principale è di Cosimo Sallustio che accusa il sindaco Tommaso Minervini di non aver voluto salvare gli alberi. Anche una lettrice di “Quindici” protesta per quest’ultimo scempio in via Don Minzoni che si aggiunge a quelli compiuti in altre zone della città.

L’amministrazione comunale ha ignorato gli appelli delle opposizioni e dei cittadini, mentre sono apparsi dei cuoricini rossi sugli alberi ancora in piedi e condannati a morte: ci piace pensare che l’ignoto bel gesto sia opera dei bambini che anche nelle scuole hanno parlato di questo scempio.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Piergiovanni giustifica il massacro, sostenendo che non si tratta di distruzione dei pini, ma di riqualificazione e sicurezza, perché le radici degli alberi invadevano la carreggiata rigonfiandola e creando pericoli per la circolazione. In realtà, non si è voluto operare come a Bisceglie e in altri Comuni perché più costoso: quindi meglio un bel taglio e l’operazione è più veloce, con meno spese per il bilancio comunale. In pratica: i cittadini si rassegnassero.

Torniamo sulla scuola dei misteri, la Cozzoli, dove ormai esiste un caso politico per l’affidamento, al marito della consigliera comunale di maggioranza Francesca De Palma, dell’appalto per la ristrutturazione dell’edificio, senza che la stessa consigliera considerasse l’opportunità di dimettersi. Sulla vicenda indaga anche la Procura.

La rubrica satirica “Scherziamoci su” di Petrus Caput Urso è intitolata “Omnes animali sunt uguali” e intravede i futuri scenari politici in città.

Nell’anniversario della scomparsa del prof. Giuseppe Mezzina, il presidente degli “Eredi della storia” Sergio Ragno ricorda Leonardo Mezzina anarchico, anticlericale, antimonarchico della metà dell’800 al quale è dedicata una strada a Molfetta.

Si parla di integrazione e accoglienza a Molfetta con Mimmo Lucano e Nicola Fratoianni su iniziativa di Sinistra italiana e Gabriele Vilardi.

Nelle pagine di cronaca ricordiamo la violinista Francesca Carabellese, prematuramente scomparsa recentemente con un omaggio di Laura Bienna, presidente dell’Orchestra Filarmonica pugliese, della quale Francesca è stata primo violino.

E sempre per la Filarmonica Pugliese pubblichiamo un articolo sugli ultimi successi in Italia e all’estero dell’Orchestra di Molfetta.

Sempre in cronaca la notizia che anche in Appello l’ex sindaco Antonio Azzollini e l’ing. Vincenzo Balducci sono stati assolti dalla presunta maxi-truffa sul nuovo porto commerciale.

Nelle pagine della Cultura Ignazio Pansini ci parla di Giovanni Pansini, l’antifascista molfettese, come suo padre Tiberio, perseguitati come partigiani. A loro, il Comune di Molfetta ha deciso di intitolare una strada.

Sui danni al Seminario Vescovile durante la Grande guerra si sofferma Ignazio de Marco in uno studio nell’Archivio Centrale dello Stato.

Claudia Trentadue, invece, ci parla della Fame di cultura e della mostra immersiva con le statue della Settimana Santa al Museo Diocesano che ha avuto un grande successo di pubblico.

Continua il racconto di Corrado Pappagallo sulle ville storiche di Molfetta (seconda parte), mentre Daniela Bufo recensisce l’ultimo romanzo giallo della scrittrice molfettese Chicca Maralfa “Il delitto della montagna”.

Non mancano i tradizionali racconti di Marisa Carabellese “Ci sono più cose…” e Francesco Tammacco, sull’ultimo biciclettaio molfettese.

L’attualità ci porta alle solite disfunzioni locali, in particolare della Palestra della scuola “Valente” negata agli alunni per un contrasto fra le due dirigenti scolastiche Auciello e Paparella, ma concessa alle società sportive. Inutili gli appelli dei nonni e dei genitori dei bambini al sindaco Minervini pilatescamente che sta a guardare.

Una bella riflessione sulla speranza ci viene offerta da Zaccaria Gallo, mentre ricordiamo i 31 anni dalla morte del venerabile don Tonino Bello con i suoi appunti sulla non violenza.

Questi gli altri argomenti: “Swing is my life” concerto con Lisa Manosperti all’Aneb in ricordo di Glen Miller; la recensione di Gianni Antonio Palumbo dell’ultima silloge di Marta Maria Camporeale “Nottilucente”; la rubrica di Cosmo Damiano Pappagallo “Pensieri e parole”; la poesia in vernacolo di Michele Vercellini “Passàte Pàsque a Mlefètte” e per lo sport i successi della Polisportiva Libertas Molfetta.

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“Quindici” quello che gli altri non dicono

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