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Impariamo a essere diversi
15 luglio 2016

Siamo fortunati a vivere in un mondo con tante differenze perché se non ce ne fossero non avremmo termini di paragone. Le differenze possono essere sia positive che negative: positive perché ci si può confrontare con gli altri e magari migliorare anche se stessi e ragionare sulle nostre opinioni mentre negative perché a volte il confronto può portare a non essere più se stessi ma a doversi adattare a persone che non ci accettano per quello che siamo. ebbene noi tutti nella nostra stravaganza e nella nostra diversità siamo meravigliosi e belli. che gusto c’è a stare con persone uguali e identiche a te? se tutti in questo mondo fossimo uguali allora tutto sarebbe di una noia mortale.. saremmo tutti solo dei manichini senza pensieri e confronti! … Ci sono differenze che si manifestano attraverso l’aspetto fisico e poi ci sono differenze di comportamento, di mentalità, di credenze.. a volte si disprezzano le persone diverse da noi e questo è un comportamento piuttosto diffuso comune a tutte le società. esso consiste nel manifestare diffidenza e poi disprezzo nei confronti delle persone che hanno caratteristiche fisiche, etnie diverse e culture differenti dalle nostre. Questo si chiama razzismo. Il razzista di fronte a uno straniero è come un bambino di fronte al buio: ha paura di ciò che non conosce e si sente in pericolo. nessuno nasce già razzista ma diventarlo è possibile. personalmente sono ancora abbastanza piccola per parlare di come si fa a diventare razzista e per questo cercherò di passarci avanti. Dopo aver parlato di razzismo vorrei parlare di un altro argomento che quest’anno mi ha coinvolto e interessato: la discriminazione. La discriminazione può essere fatta sia nei confronti degli stranieri e sia tra noi e noi, come si suol dire: l’abito non fa il monaco. Si questo è vero, ma non sempre questo concetto viene preso in considerazione cioè: che l’avere non deve essere più importante dell’essere. Moltissime volte, al giorno d’oggi, noi italiani discriminiamo gli stranieri però dobbiamo ricordarci, come un tempo, anche noi venivamo discriminati dagli americani. Tempo fa, per esempio, quando degli italiani meridionali si trasferivano al nord per lavoro o per altro si poteva trovar scritto sulle porte delle case settentrionali scritte come: “non si affitta ai meridionali” oppure “si affitta solo ai settentrionali”. Questi erano brevi esempi di discriminazione nei confronti degli stranieri ma ci sono anche moltissimi esempi di discriminazione fatta tra di noi... non a caso già oggi possiamo vedere alcuni episodi di discriminazione e di bullismo che non sono andati a finire proprio bene: ci sono molti ragazzi e ragazze che si sono suicidati per essere stati discriminati in maniera eccessiva o, peggio ancora, sono stati vittime di bullismo. Per fortuna da noi non è successo molto spesso e posso ritenermi fortunata ad avere amici che sanno accettarmi per come sono: loro sono meravigliosi e non si aspettano niente di tanto speciale o spettacolare da me. personalmente ritengo spettacolare tutte le cose che loro fanno semplicemente perché’ proprio loro nelle loro imperfezioni sono spettacolari. Un esempio di spettacolare noi lo abbiamo tutti i giorni ed è: Riccardo Galentino o per gli amici semplicemente Riki. il nostro Riki è una delle persone più speciali della classe e siamo davvero orgogliosi di averlo con noi perché lui ci porta ad un ragionamento per farci maturare di giorno in giorno. Riesce a dire poche frasi e parole ma i progressi che fa giornalmente sono da far rimanere a bocca aperta. Riki è uno scoppio di allegria e semplicità; molte volte abbiamo fatto l’enorme errore di escluderlo dalle nostre idee ma col tempo stiamo imparando sempre più a tenerlo a mente perché una persona speciale in più non fa altro che rendere ancora più speciale il gruppo. Nel nostro piccolo gruppo non si sta tutti i pomeriggi assieme ma siamo pur sempre tutti inseparabili: per noi l’amicizia non vuol dire stare costantemente insieme, non significa stare intere ore al telefono, non c’è bisogno di avere continue conferme; la nostra amicizia si basa sull’esserci sempre l’uno per l’altro ma nel momento del bisogno perché è proprio nel momento del bisogno che ci rendiamo conto chi sono i veri amici. Albert Einstein diceva: “io appartengo all’unica razza che conosco: quella umana”. oppure, come diceva Nelson Mandela, “nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. gli uomini imparano ad odiare e, se possono imparare ad odiare, possono anche imparare ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio2. Per chiudere volevo ringraziare il Signore per avermi dato amicizie cosi belle e volevo dire ai bulli e ai razzisti che non è grande chi ti fa sentire piccolo e che siamo tutti uguali nella nostra diversità: Dio ha creato questo pianeta e non a caso ci ha messo mari e oceani per poter tenere tutte le nazioni unite tra di loro; e se Dio ha fatto tutto questo per la pace nel mondo perché poi noi dobbiamo rovinare tutto per delle sciocchezze? Siamo tutti sotto lo stesso cielo e siamo tutti figli dello stesso Dio non importa quale sia il suo nome o la sua religione di appartenenza.

Autore: Alunni scuola media Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri di Andria
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