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Il Social Market solidale di Molfetta compie un anno: un bilancio più che positivo. Una realtà del territorio voluta dal Rotary Club e dall’Azione Cattolica
L'intervento del sindaco di Molfetta Tommaso Minervini. Da sinistra: Di Terlizzi, Salvemini, Catalano, Valente
26 ottobre 2018

MOLFETTA - Il Social Market solidale di Molfetta compie un anno e lo festeggia con una serata al Rotary Club di Molfetta, uno dei fondatori insieme all’Azione Cattolica per tracciare un bilancio e ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa iniziativa di solidarietà sociale.

Il Social Market, che ha sede in via Ten. Marzocca in un locale messo a disposizione dalla Conferenza episcopale pugliese, è un supermercato di piccole-medie dimensioni, dove, grazie alla convenzione con la piccola e grande distribuzione, raccolte alimentari periodiche e donazioni di cittadini, le persone e i nuclei familiari, italiani e stranieri, residenti o domiciliati, in condizioni di reale difficoltà e disagio familiare, lavorativo, economico e sociale, possono trovare un aiuto temporaneo mediante il ritiro gratuito di generi alimentari e di prima necessità, compresi materiale per l'igiene personale e della casa, materiale scolastico, per la prima infanzia e parafarmaceutico. Tutto avviene attraverso tessere a punti che vengono caricate mensilmente.

I bilanci si fanno con i numeri e i dati di Molfetta sono veramente significativi, come ha sottolineato Graziano Salvemini presidente dell’Associazione “Regaliamoci un sorriso onlus” che gestisce il Social Market. All'iniziativa collaborano 40 volontari che mettono a disposizione il proprio tempo libero dalle 17 alle 20 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Fondamentale anche il ruolo dell'Azione Cattolica, rappresentata dalla sua presidente Nunzia Di Terlizzi.

«Assistiamo regolarmente circa 130 nuclei familiari per oltre 400 persone: si tratta di numeri importanti se solo si pensa in altri Social Market nati prima di noi si registrano quantità inferiori: dai 50 nuclei di Reggio Emilia ai 111 di Lecce.

Solo in quest’anno sono state 267 le famiglie assistite di cui 238 italiane e 29 straniere (Ucraina, Marocco, Romania) con la collaborazione di 14 parrocchie su 16, che ci segnalano le situazioni di bisogno, indicazioni arrivano anche dal SerMolfetta, che collabora attivamente, dai servizi sociali del Comune, dal Volontariato Vincenziano con la sua presidente Pina Sallustio e da istituti di suore.

Abbiamo fornito 50mila pezzi di generi alimentari, bevande comprese. Se si considera un costo medio di 1.50 a pezzo, il valore commerciale di materiale che abbiamo fatto girare va dai 75 ai 100mila euro».

Un motivo di grande soddisfazione per i promotori del progetto che ha avuto la collaborazione delle aziende, del SerMolfetta ed è stato pubblicizzato nelle scuole divenendo un’esperienza formativa per i ragazzi educandoli al senso di comunità. Ne è nato un progetto didattico con la disponibilità dei dirigenti scolastici e delle famiglie.

Col tempo l’esperienza è cresciuta con la partecipazione di associazioni, gruppi, parrocchie, scout, della consulta femminile, del Volontariato vincenziano, un impegno che ha avuto la sua concreta realizzazione nella raccolta straordinaria per S. Nicola.

Un’altra iniziativa, sempre promossa dal Social Market ha riguardato la raccolta di materiale scolastico e di attività benefiche attraverso la collaborazione del gruppo teatrale Dino La Rocca. Anche un torneo di burraco è servito a raccogliere fondi.

«Ora questa esperienza va rafforzata – ha concluso Salvemini -, perciò vi invito a collaborare e a iscrivervi all'associazione “Regaliamoci un sorriso”. Ma è soprattutto necessario sviluppare quello che si è fatto mettendolo a sistema, realizzando le giuste sinergie per realizzare una rete di gestione della povertà».

Fondamentale è la partecipazione del Rotary che ha donato anche un furgoncino per la raccolta del materiale in varie parti della Puglia, come ha ricordato il presidente del Club Michele Catalano.

Graziano Salvemini ha concluso ricordando un brano della Centesimus Annus in cui Giovanni Paolo II ricordava che «Nessun uomo deve considerarsi estraneo o indifferente alla sorte di un altro membro della famiglia umana. Nessun uomo può affermare di non essere responsabile della sorte del proprio fratello».

Dopo il saluto di don Giuseppe de Candia, uno dei soci fondatori del Rotary di Molfetta che ha ringraziamento anch'egli chi si impegna come volontario in questa opera, è intervenuto il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini: «finalmente un esempio concreto di comunità, dimostrazione vivente e pulsante di quella che deve essere una comunità: mettersi insieme e fidelizzarsi per un obiettivo comune. Noi amministratori possiamo fare palazzi, strade, ma se manca una relazione comunitaria, non siamo, né saremo mai una città. Ecco perché questo del social market è un esempio che va allargato, c’è gente che vive in una situazione terribile e non viene nemmeno a chiedere aiuto. Poi ci sono le sofferenze del nostro tempo quelle dei giovani e degli anziani. Senza agenzie educative non ne usciamo. Occorre anche un’azione preventiva sugli adolescenti e i giovani. Intanto abbiamo raddoppiato i servizi sociali per un’azione più incisiva sul territorio».

Il past governor Luigi Palombella ha ricordato che il concetto di equità, di dare aiuto a chi ha bisogno è nell'atto fondativo del Rotary. «Nel mio anno di governatore avevo come motto “Costruttori del bene comune” – ha aggiunto Palombella – perché ritengo che solidarietà e sussidiarietà siano due concetti fondamentali: non possiamo aspettare che l’aiuto ci arrivi dall'altro, dallo Stato che deve favorire l’azione di associazioni libere perché si organizzino secondo il principio di equità e giustizia. Di qui la necessità di aumentare la rete di relazioni e di sostegno sociale. Il Social market può divenire il fulcro di una serie di attività umanitarie che ha come principio l’avverbio “insieme” che trova concreta attuazione in questa esperienza del Social Market. Infatti, senza “insieme” non esiste una comunità».

Infine l’assessore ai Servizi sociali del Comune Ottavio Balducci ha messo in risalto come il Social Market metta in pratica il principio dell’economia circolare per cui non si butta nulla, recuperando tutti i generi alimentari che non sono stati utilizzati. Balducci, confermando la sua disponibilità, ha sottolineato la valenza sociale del progetto: «ci fa sentire più vicini ai più deboli e ha anche una valenza educativa. Insomma, una vera comunità solidale».

In conclusione della manifestazione, che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, l’Associazione “Regaliamoci un sorriso” ha voluto donare targhe ricordo agli amministratori comunali, alle aziende, al SerMolfetta e a tutti coloro che hanno collaborato alla crescita del Social Market con impegni personali ed economici. Per l'occasione, il presidente del Rotary di Molfetta, Michele Catalano, ha promosso fra i soci del Club una raccolta straordinaria di generi alimentari, sempre a favore del Social Network.

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