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Il sindaco di Molfetta: “Approvato il bilancio, siamo pronti al rilancio”
30 settembre 2014

MOLFETTA - Rilancio delle opere pubbliche in città, attenzione alle fragilità sociali, pulizia e ordine nei conti. Questi gli elementi che caratterizzano il bilancio di previsione 2014 del Comune di Molfetta approvato ieri dal Consiglio Comunale con il voto compatto della maggioranza.

“Il primo vero bilancio dell’amministrazione Natalicchio”, lo definisce il sindaco che ha  chiesto l’attenzione e la fiducia dell’aula “guardando negli occhi la città” e ringraziando l’assessore Angela Amato, assente per ragioni di salute, per il lavoro svolto.
“Siamo partiti – spiega il sindaco Paola Natalicchio – contabilizzando minori trasferimenti dallo Stato per 2,2 milioni di euro negli ultimi anni e le rate per quasi 1 milione di euro di debiti fuori bilancio, dichiarati un anno fa, rinvenienti dalle gestioni precedenti. Su questi dati abbiamo dovuto costruire un impianto che desse risposte alle richieste della comunità e ci consentisse di spingere sull’acceleratore nei prossimi tre mesi e soprattutto nei prossimi tre anni e mezzo”.

Cura della città - Un bilancio da circa 53 milioni di euro di spesa corrente quello del Comune di Molfetta che ha tre principali voci di entrata. Quelle tributarie coprono circa il 70%, poi ci sono quelle extratributarie provenienti dalle concessioni, canoni e sanzioni amministrative che incidono per il 10%, il resto riguarda trasferimenti e oneri.
“Abbiamo recentemente approvato la manovra fiscale – evidenzia il sindaco –  e i cittadini vogliono giustamente sapere come saranno impiegati i loro soldi. C’è il grande tema della pulizia della città. Stiamo affrontando l’emergenza rifiuti ma con questo bilancio guardiamo in prospettiva alla partenza della raccolta porta a porta il prossimo anno che porterà un incremento significativo della raccolta differenziata che richiede un investimento su nuovi mezzi, contenitori da consegnare ai cittadini e attività di accompagnamento nella fase di transizione per 1 milione di euro.
Il tema della cura del verde e della manutenzione delle strade. Le risorse erano insufficienti a garantire interventi ordinari che assicurassero il decoro che la nostra città merita. Non c’erano tutti i fondi necessari per la manutenzione dei semafori, per la fogna bianca e la pulizia delle caditoie. Tutti servizi indispensabili ai quali abbiamo destinato circa 500.000 euro.
Un milione di euro è previsto dalle entrate per oneri di urbanizzazione che il sindaco spiega: “anche quest’anno per il 75% saranno reinvestiti, come consentito dalla legge, per la spesa corrente. Il nostro obiettivo è certo quello di sincronizzare questa voce con la realizzazione delle urbanizzazioni, ma lo svantaggio di partenza al momento ci impedisce di fare scelte differenti”.

Servizi alla persona e per le fragilità - “Ci sono – rileva il sindaco – bisogni crescenti in città e una domanda di assistenza che preme alle nostre porte. Non stiamo inerti. Nella manovra fiscale abbiamo alzato le soglie di esenzione, inserito le fasce isee per la mensa scolastica e con risorse proprie aumentato del 16% i contributi ordinari e straordinari immaginando attraverso il piano sociale di zona risposte diverse come l’impiego nei cantieri di servizio, che prevedono l’erogazione di contributi a fronte di piccoli lavori di manutenzione della città”.
Nel bilancio non erano adeguatamente coperte voci specifiche per il sostegno alle fragilità, come quella dei diversamente abili. “Abbiamo innalzato del 32% il contributo per l’assistenza alle famiglie, per il sostegno scolastico ai 100 alunni che frequentano le scuole e per la rimozione delle barriere architettoniche per una maggiore accessibilità”.

Piano delle opere pubbliche – Con le entrate in conto capitale saranno realizzate le opere pubbliche elencate dall’assessore Giovanni Abbatista nella sua relazione al Consiglio.
A partire dai finanziamenti regionali intercettati in questo ultimo anno per l’ammodernamento delle banchine e il salvagente pedonale alla fine di corso Dante per oltre 1,2 milioni di euro; il centro antiviolenza in Piazza Rosa Luxemburg a Rione Paradiso per 400.000 euro, l’ampliamento del Museo del Pulo per 873.000 euro, le piste ciclabili per 593.000 euro, la videosorveglianza in zona industriale per 140.000 euro. “Una cantieristica – sottolinea il sindaco – che darà respiro anche ad alcuni settori economici della città in sofferenza”.
E poi ci sono i lavori già avviati per la riqualificazione delle scuole, per palazzo Tattoli nel centro antico e palazzo della musica in piazza delle erbe e quelli pronti ad andare in gara come i 1000 nuovi cassettoni al cimitero e l’arredo urbano a corso Umberto. Senza dimenticare i lavori di messa in sicurezza del porto commerciale.
Le nuove priorità del Piano sono la pianificazione partecipata verso l’apertura del parco di Mezzogiorno e l’intenzione dell’amministrazione di bandire il prossimo anno un concorso internazionale di idee per riqualificare il fronte mare dalla Madonna dei Martiri alla prima cala.

I conti in ordine – Il Comune di Molfetta è un comune pilota che ha scelto la sperimentazione del nuovo sistema di contabilità previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011 che definisce le modalità per l’attuazione dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli enti locali.
Con il passaggio alla contabilità sperimentale la novità più rilevante riguarda l’applicazione del principio di competenza finanziaria secondo cui tutte le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono imputate all’esercizio nel quale vengono a scadenza. “Vuol dire – spiega il sindaco – che non si possono più nascondere i debiti tra le pieghe del bilancio. Che i conti si pagano a fine anno. Una rivoluzione di trasparenza per il nostro Comune che esce faticosamente da stagioni di bilanci creativi i cui debiti saremo ancora chiamati a pagare. Inoltre con questa scelta abbiamo il concreto vantaggio di un allentamento sul patto di stabilità, quindi potremo sostenere la maggiore spesa in favore dei bisogni della città”.
Riflessi si vedranno anche nella politica nei confronti delle società partecipate del Comune di Molfetta.
“In questo bilancio – chiarisce il sindaco – mettiamo nelle condizioni le società di operare nella piena funzionalità e senza gli squilibri economici che in passato hanno messo a rischio i servizi e i circa 200 posti di lavoro in queste aziende. Asm e Mtm potranno contare su un adeguamento del corrispettivo per sostenere i reali costi di gestione e anche la Multiservizi avrà le risorse per occuparsi in modo più incisivo della manutenzione del verde e delle strade”.

Tagli – C’è stato un taglio complessivo di 1.400.000 euro di spesa inattiva di capitoli ribaltati da anni. Sono state abbattute del 70% le spese di rappresentanza, ottimizzato le sedi comunali con la concentrazione di 5 assessorati a Lama Scotella, la rescissione del contratto di affitto della sede del settore economico finanziario in Corso Dante e l’accorpamento degli uffici del settore nella sede di via Carnicella e infine il taglio della concessione per l’invio degli avvisi di pagamento con la Cerin che a regime porterà un risparmio di oltre 150.000 euro.

“Ringrazio i consiglieri che hanno votato il bilancio – conclude il sindaco – Adesso possiamo guardare con fiducia al futuro della nostra comunità. Ci sono altre scelte sulla cultura, sul turismo, sulla pianificazione che dettaglieremo presto, visto che con l’approvazione siamo nelle condizioni di lavorare assessorato per assessorato agli obiettivi e ai piani esecutivi di gestione”.

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